Perché si dice:
Volere la botte piena e la moglie ubriaca.
Si tratta di una frase proverbiale riportata da Federico De Roberto nel nono capitolo de I Vicerè.
Riferito a chi vorrebbe approfittare di due situazioni opposte e incompatibili.
Letteralmente: da una parte, avere una moglie ubriaca al punto tale di essere incosciente e quindi ignara degli spostamenti e delle azioni non proprio lecitissime e corrette del marito.
Dall’altra non volere essere in nessun modo danneggiato dalla perdita del vino, facendolo magari ri-acquistare da qualun altro.
Metaforicamente il modo di dire definisce quelle persone che tendono a servirsi e approfittarsi senza scrupoli degli altri, pretendendo pure che gli altri siano contenti.
Tenere i piedi in due scarpe
Narra la leggenda che una giovane avventuriera graziosa d’aspetto e ammaliante nei comportamenti, si recò da un calzolaio e mostrandosi indecisa nella scelta fra due paia di scarpe diverse da acquistare, per vedere quale fosse più comoda chiese – sbattendo i ciglioni – di poter fare prima dell’acquisto un piccolo giro di prova indossandone una al piede destro e una al sinistro.
Il calzolaio fiducioso e completamente rintontìto permise il “giro di prova” che -ahilui- durò un mese.
E visto che nessuno avrebbe mai comprato una scarpa destra e una sinistra di foggia diversa , fu poi obbligato a vendere alla furbastra – tornata raccontando come giustificazione una storia fantasiosa ma in compenso assai lacrimosa – le due scarpe rimaste a un prezzo decisamente misero.
Il modo di dire (conosciuto anche come “tenere i piedi in due staffe“, e riferito stavolta a un fabbro) viene usato per indicare qualcuno che – basandosi sul suo fascino e per mero e calcolato interesse – usa due situazioni, due persone, due atmosfere diverse e spesso opposte sperando di ottenere da almeno una delle due dei benefici personali.
E di solito ci riesce.