Talento e Fama

Ricordate la notizia riguardante Joshua Bell, celebre violinista che – travestito da musicista di strada – suonò per 43 minuti nella stazione di Washington non solo senza essere assolutamente riconosciuto da nessuno , ma soprattutto senza riuscire a catturare, con la sua bravura riconosciuta a livello mondiale, l’attenzione dei passanti?

Antonio Sofi ha scritto tre bei post a proposito, riflettendo sul nostro saper riconoscere il talento , sulla fiducia che diamo alle persone, sulla conseguente importanza che queste potranno avere nella società grazie alla stima, ammirazione, credibilità di cui sono oggetto collettivo.  

Ho dato il mio piccolo contributo nei commenti, raccontando questo:

“Per le mie solite ricerche, sto sfogliando l’annata completa 1869 dell’Emporio pittoresco, un celebre settimanale antenato dei vari Gente, Oggi, EspressoPanorama ecc.

Si parla di attualità, moda, politica, arte, esattamente come se ne parla ora; il linguaggio è ovviamente “arcaico”, ma i contenuti non variano.
Negli articoli vengono citati i personaggi dell’epoca – politici, scrittori, editori, cantanti ecc – nomi che per noi sono “storia” ma allora erano quotidianità: Carlo Cattaneo, Alphonse de Lamartine, Dumas, Alessandro Manzoni, Pio IX, attrici, ballerine, tenori,  come noi oggi leggiamo di politici, papa Benedetto, giornalisti, veline, cantanti e scrittori vari…

Ma la cosa che fa più effetto è leggere cose simili:

”La forza del destino di Giuseppe Verdi è stata presentata il 7 febbraio al Teatro della Scala arricchita dall’autore di una sinfonia, d’un terzetto e d’un corale; sobrio e modesto il successo fra il pubblico

Al San Carlo di Napoli ha debuttato Isabella, la nuova opera del grandissimo Enrico Fusci. La prima sera l’autore fu chiamato 19 volte al proscenio e la seconda 25. Si mostra sempre più fondata la fama immortale del Maestro Fusci.”

Continua l’ininterrotto successo del romanzo Storia d’un boccone di pane di Luigi Macè, che in quanto a vendite e critiche assaissimo positive ha superato di gran lunga il troppo sopravvalutato L’Uomo che ride di Victor Hugo.”

Com’è che si dice?

La vera gloria non è distribuita dagli umani, ma dal Tempo
Insomma, come sempre saranno i posteri a decidere.  ”

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Avete esempi di personaggi  del Novecento che sono stati osannati perché considerati per un periodo talentuosissimi e ottimi, di conseguenza famosissimi nel loro campo (politica, arte, sport, spettacolo, letteratura, musica ecc.), e che oggi invece sono praticamente scomparsi o per lo meno assai “ridimensionati”?

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Beppe: I Jalisse, quando vinsero Sanremo con Fiumi di parole! Subito dopo imperversarono ovunque, su giornali e televisioni. Sapevamo tutto di loro. Poi dopo un anno, di colpo sono spariti. Caduti nell’oblìo più totale.

Antar: Vorrei poterne citare molti che purtroppo invece sono ancora lì e non posso quindi citare…Quelli dimenticabili li ho ,fortunatamente, dimenticati [pure i Jalisse, per dire].

ZiaPaperina: Proprio a questo proposito segnalo questa interessante discussione svolta su Wikipedia: Richieste di pareri/Criteri di enciclopedicità per i personaggi dello spettacolo

Glossy: Io mi ricordo il tennista Cristiano Caratti, salutato come colui che avrebbe risollevato le sorti delle italiche racchette… ma forse me lo ricordo solo io :-D

Luca: Io che sono un pò bastian contrario ti segnalo appunto l’inverso.. personaggi dati per finiti solo per un episodio leggi qui gran premio del belgio spa 2000

Roger: E che dire di tal Pacione prode attaccante meteora juventina et nazionale….

Chamfort: In politica, a parte tutti quelli che per meno di una legislatura ebbero la “fama” come ministri e legislatori più o meno raziocinanti, mi viene in mente Mariotto Segni. Ricordo anni fa, presentato e sostenuto dappertutto come giovane brillante nume dei riformatori referendari e di un nuovo partito invincibile…Ora, nonostante ci sia ancora, non ce ne ricordiamo quasi più la faccia……