Placide Segnalazio’ al Galòp

Oggi galòp (‘nsomma galòp…Fabs guida e io me ne sto sparapanzata in auto) verso Bologna. 
Vi lascio come sempre in compagnia di tante cose belle, e arrivederci a presto (ammesso che nella Grassa il mio portatile funzioni, e non decide di mettersi in convalescenza come me, eh ;-).

L’ultima single della compagnia, di Galatea

Perder monete, di Riccardo Pizzi

Shhhh, che oggi non ci sono, di Coq Baroque, una riflessione sui Tumblr e i “Tùmbleri” che condivido appieno.

– Gli esilaranti (e in qualche caso, terrorizzanti) Soltanto oggi di Catriona, vita al Secondo Piano di una Casa Editrice

– Le strisce Singloids, di PersichettiBros

singloids805724

– Per i golosi, I crumble in padella degli Scribacchini e i Mini muffin salati al bacon e cipolle di Francesca V.

– La bella e cara Tesoramia Acilia , dopo 4 anni di post e ricette, storie, curiosità tutte dedicate al tè, ha arricchito il suo blog Insieme a Tè con quella che definisce “una coraggiosa avventura”: una bottega virtuale che per gli appassionati come me è qualcosa di molto simile al Paradiso Terrestre…Li ho voluti provare subito, e sono meravigliosi (oltreché utilissimi, perché mi risolveranno un sacco di regalini a Natale).

– Il prezioso canale di Clopjj su Youtube , uno scrigno di ricordi e cultura in bianco e nero (e non solo). Perfetto per passarci la serata, e tenere la tv spenta… 

– Giorgia mi segnala le foto di Riccardo Budini ; lei invece quelle di Michele Rossi. E le ringrazio tanto, perché sono spettacolari, tutte.

– E poi il nuovo sito del Museo del Bottone dell’amico Giorgio Galavotti, che mi segnala le notizie nei commenti ;-*

– Una curiosità:  Valentino Rossi da piccolo (e peccato che sia tagliata la puntata di Matrix…In ogni caso nei link a fianco della pagina di youtube, ci sino tutte le altre parti)

– Per i felinofili: Meine Katze, e il video postato da Miezecatzen che si potrebbe intitolare “Cosa fa di notte il vostro gatto sul letto mentre dormite?”

 – E infine c’è sempre il PlacidoTumblr da sfogliare, con un sacco di altri Tumblr linkati su cui cliccare.

La Leggenda del Tè

 te.jpg

Oggi vi racconto una favola.

Tanto e tanto tempo fa, in Cina c’era una Principessa bella come il sole.
E c’era un Giovane, bello come il sole pure lui, che lavorava come uomo di fatica nei giardini dell’Imperatore 

I due erano tanto innamorati, ma il Giovane aveva un gravissimo difetto: era povero in canna.
E la Principessa invece, come ogni principessa che si rispetti, era ricchissima.

Ovvio quindi che tra i due non sarebbe mai potuto esserci alcun futuro.

I due si amavano come ci si amava tanto e tanto tempo fa; occhiate furtive, batticuori e qualche scambio di piccoli simbolici doni.

Il Giovane, non avendo altro da offrire alla sua amata, si recava negli splendidi giardini del palazzo imperiale dove coglieva i fiori più semplici – simbolo di se stesso –  guarnendoli con rametti di foglie considerate troppo umili dai Capi Giardinieri, che solitamente le trattavano come erbacce e le strappavano.

E in rapidissimi incontri furtivi, in cui non veniva scambiata nemmanco una parola, li donava alla Principessa.

Ora accadde che, essendo stato l’Imperatore padre avvisato dalle solite linguette gentili di Corte che un Giovane poverissimo ronzava come un moscone attorno alla Principessa sua figlia, diede ordine alle guardie di tenerla sott’occhio costantemente ed assiduamente.

Così un giorno, proprio mentre il Giovane innamorato porgeva alla sua bella il solito mazzolino di fiori rubati per amore, arrivarono di corsa le guardie e il giovane fuggì a gambe levate, portandosi dietro il mazzolino.

La Principessa non riuscì che ad afferrare un ramoscello di verdi foglie profumate.

Tornata nelle sue stanze, immerse tutto il ramoscello in una brocca piena d’acqua zuccherata e al tramonto, in preda alla nostalgia, si versò un bicchiere di quell’acqua e lo bevve.

Sentì subito un sapore speciale, gradevolissimo, e pensò che fosse un messaggio del suo amato bene.  

E giurò: “Io, bevendolo, terrò in me sempre sempre il tuo Amore, per non dimenticarmi mai di Te”.

Sguinzagliò le damigelle nei giardini imperiali, affinché trovassero quelle foglie.
Una volta trovate, ordinò che venissero coltivate con somma attenzione e che ogni giorno le venisse portato un infuso di quelle foglioline profumate, che chiamò “Te”.

E le Dame e i Dignitari di Corte ben presto fecero a gara per imitare il costume della Principessa, e dalla Corte questo uso si diffuse per tutto l’Impero e da lì in tutto il Mondo.

Del Giovane innamorato fuggito, nessuno seppe mai più nulla.

E fu un peccato, perché se avesse brevettato il , sarebbe diventato celebre e ricchissimo, e avrebbe di certo potuto sposare la sua Principessa.

©Mitì Vigliero