Vi Spiego Perché E’ Bello Non Andare In Vacanza

Chi l’ha detto che uno, d’estate, debba andarsene per forza in vacanza?

Sta scritto da qualche parte? E’ un obbligo sociale?

Durante le ferie non ci si distrae mai veramente: se uno ha grane in ufficio, se le porta mentalmente dietro ovunque, così resta sempre coi musi o ancorato al cellulare per tentare di risolverle da lontano.

Inoltre in vacanza esplodono più facilmente le crisi di coppia a causa di gelosie o semplicemente perché uno voleva andare al mare e l’altro sui monti; indubbiamente in una città deserta vi sono meno tentazioni e di certo è molto meglio litigare liberamente nel proprio salotto o eliminare i dilemmi locativi semplicemente standosene fermi.

E si vabbé in città restano pochi negozi aperti; ma esistono i supermercati, basta fare scorta come gli abitanti della Florida in attesa degli uragani.

Nei luoghi di villeggiatura invece i negozi sono strapieni e perché uno magari appena tornato sudato, sporco, stravolto da spiaggia o scampagnate sui bricchi sognando una doccia, deve farsi una coda di due ore solo per comprare 3 etti di pane? Eh?

Per una donna andare in vacanza nella “seconda casa” vuol dire non riposarsi affatto perché deve cucinare, lavare, stirare, pulire esattamente come fa in città, anzi: di solito le seconde case sono meno organizzate della prima, non c’è la lavapiatti, latita l’aspirapolvere…

Sì certo negli alberghi si sta più comodi, però è anche più facile non trovarsi a proprio agio (stanze rumorose, troppo calde, armadi minuscoli) o sopportare convivenze semi obbligate con persone antipatiche o rompiballe.

Inoltre le ferie sono dannose alla salute.

Tutti i dietologi vi parleranno per ore dell’alimentazione errata e squilibrata cui tutti i vacanzieri si sottopongono, tornando a casa più grassi e con il pancino in disordine.

Anche starsene troppo al sole fa male; favorisce i melanomi, eritemi, ci si scotta, ci si spela, la pelle s’inaridisce, vengono le rughe; guardatele bene le facce dei sempre abbronzati ultraquarantenni: sembrano di cuoio come quella di un vecchio apache.

Se i costumi da bagno in nylon uniti al sudore, all’acqua di mare e alla sabbia provocano eczemi da contatto, vivere immersi nella natura fra prati e erbe cagiona spessissimo nei metropolitani abituati al cemento congiuntivitiallergie respiratorie; sorvolo su altre malattie “del gatto” determinate dall’iperattività sessuale favorita dallo spensierato clima vacanziero.

E in mare ci sono le meduse, tra le rocce le vipere, ovunque gli insetti: chi se ne va in ferie su favolose spiagge del centro-sud America, ad esempio, è quasi certo che si becchi la larva migrans, una larva schifosa che entra nella pelle e vi cammina lasciando una lunga scia rossa.

Ma anche gli insetti nostrani non scherzano e si sa che essere morsicati da una zanzara a Milano urta psicologicamente meno che esserlo da una caprese.

Infine non è mica vero che in vacanza ci si rilassa e riposa, anzi; la smania del divertimento a tutti i costi costringe a spostamenti massacranti e orari incredibili per vedere tutto o sfruttare ogni luogo ludico a disposizione, col risultato che uno torna in città a lavorare più stanco e nevrotico di prima.

E  ora impariamo a memoria questo post, cercando di autoconvincerci che quelle immagini di gente felice in spiaggia o sui monti con cui  televisione e  rete ci mitragliano continuamente in questo periodo sono solo ologrammi, mentre noi facciamo benissimo a passare le ferie in città.

Sigh.

pianto

© Mitì Vigliero

La Vacanza Estiva Perfetta

 

scrivania

Come si può forse capire dalle condizioni della mia scrivania, ho un cicinìn di galòp vari (e arretrati) da sbrigare.

Tento di raccapezzarmi e concentrarmi, ma la mente vola verso i Fantasmi delle Vacanze Estive Passate, di quelle che più o meno riuscivo a trascorrere almeno per quindici giorni filati mentre ora e ormai da anni, per motivi diversi – sempre indipendenti dalla mia volontà- non ci riesco più.

Così mi consolo fantasticando su quella che per me oggi sarebbe La Vacanza Estiva Perfetta: due settimane, in Italia (non amo i lunghi viaggi, mi stressano), in un magnifco albergo tranquillo e confortevole, con cellulari spenti, senza pc,  senza dover pensare a nulla, senza fare nulla se non passare il tempo in piscina o in spiaggia a leggere, nuotare, dormicchiare,  pranzo, piscina, nuotare leggere dormicchiare, passeggiatina prima di cena, cena, passeggiatina, dormire, svegliarsi, piscina o spiaggia ecc ecc.

Una vacanza di assoluto riposo e relax, totalmente rilassante e rigenerante.

Un sogno…e una pia illusione. ;-)

E per voi, quale sarebbe la Vacanza Estiva Perfetta?

Beppe: Io sogno di affittare una barca, bella, grande, con tanto di marinaio e comandante, e fare una lunga crociera (dove, devo ancora deciderlo), io e mia moglie da soli, attraccando ogni volta in un posto diverso, visitarlo, mangiare, e tornare a bordo. Se vinco al superenalotto lo faccio, ecco. ;)

Graziella: Uguale Mitì: spiaggia, mare, libri tante nuotate e camminate sul bagnasciuga. Magari non agosto. Chissà, forse tra qualche anno.

Peppermind: Uh! molto, molto simile alla tua. Io è tre anni che non le prendo, e da due che lavoro senza fermarmi. Mi sento una vacanza lontana, in fondo, sotto la stanchezza delle palpebre. Comunque: In Italia, ma molto a Sud, Sicilia possibilmente. Mare, sole, e tanti libri, e passeggiate in mezzo alle fimmine.

Antar: Pure io uguale. Si potrebbe incontrarsi a bordo piscina per fare due chiacchiere e poi ognuno si potrebbe reimmergere nei propri piaceri solitari [o di coppia o microcomunità] per il resto della giornata. Per poi rivedersi dopo cena per un gelato o una passeggiata nelle bellezze circostanti. Perché dovrebbero essercene, su questo non si transige, no? Sennò per me anche un macchina comoda, un bagaglio ben organizzato, agriturismi freschi in cui fermarsi e strade strette e poco battutte asfaltate di fresco [o, se ancora più strette e ancora meno battute, anche bianche].