Riportando qui il testo dell’ennesimo foglietto pescato nel libro , ho scritto di Boh intendendo non la nostra Boh ma il fatto che ignoro assolutamente di chi sia, questa ricetta…
In ogni caso mi sembra molto appetitosa; mi piacciono molto le Svizzerine, bistecchine di carne tritata: e lo so che va di più chiamarle Hamburger, però Svizzerine mi fa più “affetto”, ricordo d’infanzia, profumo di casa…Oh insomma, me gusta così, ecco. ;-D
Eccovi la ricetta per 4 persone.
600 gr. di polpa magrissima tritata di manzo – 50 grammi di prosciutto crudo con un bel po’ di grasso attorno – burro – mezzo limone – panna liquida – sale – pepe – noce moscata In una ciotola mescolare la polpa di carne con il prosciutto tritato anche lui, un poco di sale una passata di pepe e una di noce moscata. Farne 4 svizzerine piatte e tonde. In una padella larga sciogliere un pezzone di burro e quando soffrigge metterci le svizzerine a rosolare prima a fuoco alto da tutte e due le parti poi abbassare la fiamma e finire di cuocerle dolcemente a fuoco basso. Toglierle dalla padella scolandole bene senza spegnere il fuoco magari abbassandolo ancora un po’ e metterle nel piatto di portata. Nella padella unire velocemente mezza tazza di panna e il succo del limone, alzare il fuoco. Mescolare salando ancora un poco e quando inizia a sobbollire spegnere e versare sulle svizzerine. Servire immediatamente in tavola magari con contorno di spinaci bolliti che ci stanno bene.
Dal greco “butyron”, composto da “bùs”, bue e “tyron”, formaggio. Lo cita Salomone nella Bibbia; ne parlano Erodoto e Plinio.
Giulio Cesare racconta di avere mangiato a Milano verdure cotte nel burro: non piacquero a nessun romano, tranne che a lui.
Da sempre è tipico dei paesi del Nord, dove le mucche sono assai più diffuse delle piante degli ulivi. E sin dai primordi vi fu una sorta di lotta tra burro e olio, denominatori di civiltà diverse: e l’olio era il più forte.
Era dalle origini legato alla religione; le lampade che ardevano nei templi delle divinità più antiche erano alimentate da puro olio d’oliva.
L’olio era un dono che proveniva direttamente degli Dei, sacra la sua pianta; e poi era più facile da trasportare e conservare, mentre il burro si squagliava ed irrancidiva: nel “mangiar di magro” imposto nel Medioevo dal Cristianesimo il burro, di origine animale, era bandito.
Ma Martin Lutero con la sua Riforma religiosa nel 1520 abolì questo obbligo; e questa fu soprattutto una questione politico-economica. Il latte era in eccedenza in certi paesi, e la produzione di burro superava di gran lunga la distribuzione. Bisognava quindi usarlo a tutti i costi, sempre.
Così questo condimento si diffuse ancor di più nelle settentrionali cucine europee; tra il XVI e il XVII sec. la Francia lo impose nelle salse e nella pasticceria; in Inghilterra, Paesi germanici, Italia Settentrionale divenne il condimento principale.
Sino all’800, primi ‘900, veniva preferibilmente fabbricato in casa separando la panna dal latte fresco, facendola irrancidire lievemente e poi lavorandola con la zangola.
Ve ne erano di vari tipi: quelle oscillanti simili a turiboli che funzionavano sul principio del rollio; quelle in vetro a manovella, antenate dei nostri frullatori, quelle a botte; ma le più diffuse, e in varie dimensioni, erano quelle a stantuffo: un cilindro verticale in legno o terracotta munito di un agitatore, una specie di manico di scopa con ad un’estremità un disco di legno perforato .
La panna veniva posta nel cilindro, coll’agitatore si schiacciava su e giù sino a quando, separandosi dal siero, s’induriva e diventava burro.
Tolto il siero, il burro veniva lavato sempre nella zangola con molta acqua fredda; si aggiungeva un po’ di sale per la conservazione, lo si stantuffava ancora un po’ e infine lo si metteva in un vaso di terracottao vetro scagliandovelo con forza a manciate per liberarlo dall’aria e dall’acqua.
Quando il vaso era pieno, il burro veniva calcato con una specie di pestello ligneo fatto a fungo: infine era riposto al buio e al fresco.
Però molti di voi scommetto ricordano ancora di aver assistito alla preparazione del burro nella cucina della casa di campagna, con la panna posta in un fiasco, agitata per qualche minuto e poi estratta dalla stretta imboccatura sotto forma di morbido compatto tubo poi messo in stampi di legno decorati a foglie, mucche o fiorellini.
Una specie di magia oggi quasi impossibile da compiere a meno che non si abbia a disposizione la panna di latte appena munto; si può fare certo con con la panna fresca in commercio…ma secondo me non è la stessa cosa, il sapore è quasi inesistente. Severissime leggi sanitarie proibiscono ora la fabbricazione e lo smercio del burro strettamente artigianale: troppo grasso, troppo poco raffinato. Ma buono in modo commovente, come tutti i sapori d’infanzia.
Se volete provare a fare il burro in casa, andate a trovare il tesoromio Dario Bressanini (anzi, seguitelo sempre, ché ha uno dei blog “golosi” più belli, interessanti e divertenti che io conosca); ne parlaqui, e qui invece c’è il suo commento riguardo Lutero.
This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.
%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: