(Foto©Buba)
Preferisco il Tramonto all’Alba.
Amo la quiete serena che riesco a provare soltanto alla fine di una giornata, quando la luce del sole regala ombre e colori morbidi e caldi.
Sono una crepuscolare che avverte di più in quell’ora l’accogliente importanza del nido, la casa dove mi sento sicura e protetta; dove tutto mi è familiare, amico.
Placida di nome e di fatto, al tramonto sento calare tensioni e preoccupazioni.
Subentra sì, a volte, una lieve malinconia: ma in quell’ora bella anche la malinconia è per me dolce, sottile come un filo iridescente in cui infilare parole, immagini, suoni, sentimenti vissuti e ascoltati e osservati durante il giorno.
L’Alba è splendida, certo; ma è come un parto in diretta di un qualcosa che non so come sarà.
Il Tramonto invece è una “vita” già formata, priva d’incognite.
E la sua luce gentile, che posso fissare a lungo senza provare dolore o fastidio, mi culla l’anima come una carezza.