Stavolta nel libro ho pescato un foglietto riportante una ricetta che mi ha fatto ripiombare nei tanti, bellissimi momenti trascorsi da ragazzina coi miei a casa di cari amici portofinesi doc.
Le focaccette della Elsa erano il miglior antipasto/aperitivo/merenda/spuntino di mezzanotte esistente al mondo.
Ogni occasione era buona per mangiarle, bollenti e gustosissime, riuniti tutti attorno a un lungo e spesso tavolone di legno d’olivo…Oh basta, me ne è venuta troppa voglia: me le faccio!
Prendi 4 etti di farina grano duro, olio oliva, sale, acqua tiepida, 3 etti di stracchino, un piattino da tè o da frutta piccolo, una rotella per ravioli.
Con la farina, un po’ di acqua, un goccio d’olio e sale fai una pasta elastica e soda.
Tirala in una sfoglia non spessa e prendendo come stampo il piattino tagliane dei cerchi con la rotella. In mezzo a ogni cerchio metti un po’ di stracchino poi piega il cerchio a metà unisci bene bene gli orli della pasta chiudendoli bene bene se no il formaggio esce durante la cottura. Friggi le focaccette in tanto olio caldissimo ma non rovente, appena saranno gonfie tirale su, sciugale bene sulla carta e servi a tavola.