Storia d’Amore e Farmaci

Il mio amico Eleuterio era molto nervoso, perciò prendeva ogni giorno una compressa di Stacàlm prima dei pasti e due prima di dormire.

Conobbe Violetta in farmacia: anche lei stava acquistando lo stesso tranquillante.

Si innamorarono.
Dopo poco Eleuterio diminuì la dose a una sola pillola e anche Violetta ne prendeva solo mezza.

Presto passarono ai ricostituenti: due Forzadài ingoiati col caffé la mattina, mentre lui si vantava soddisfatto col suo medico di non aver più bisogno delle ricette di Stasù.

Andarono a trascorrere un romantico Capodanno a Medicina (Bologna), dove Eleuterio aveva la vecchia casa di famiglia; ma causa un guasto al riscaldamento, si presero un raffreddore mostruoso.

Tornati in città, si misero a letto rimpinzandosi di Vialatòss (una bustina prima di dormire), Scappafebbr (due pastiglie dopo pranzo) e Muconò (venti gocce al dì).

Ogni sabato e domenica sera uscivano a cena; a Eleuterio venne l’ulcera, che curava col Bualpancìn, tre cucchiai prima dei pasti, e Violetta cominciò a ingrassare: per questo sostituì la pastasciutta con un bicchierone di Sciogliciccia.

A maggio annunciarono il loro fidanzamento: Eleuterio le donò un anello a forma di serpente (”E’ il simbolo di Ippocrate il medico”) e Violetta gli regalò un orologio-sveglia (”Per ricordarti di prendere il Dormibén “).

Dovevano sposarsi il 18 giugno, ma il 10 lei ebbe una violenta discussione con la futura suocera che criticò la sua decisione di usare come bomboniere dei deliziosi enteroclismi in miniatura.

Lo scatto di rabbia le causò una crisi di fegato e uno sfogo di orticaria gigante: per questo dovette curarsi col Lavaèpa e lo Sciogliboll .

E il giorno prima del matrimonio, Violetta sparì.

Eleuterio ricevette una lettera, in cui la sua ex fidanzata scriveva:
-”Tra noi è tutto finito: scappo col farmacista”.

Da quel giorno Eleuterio va avanti a Nodeprès, ma non credo gli dia alcun sollievo.

© Mitì Vigliero

Acanthea Virilis, la Nonna del Viagra: Spam Farmaceutico d’Antan

Jubol

Chi s’indigna per lo spam continuo che gli propone acquisti di V*iagra, V*alium et similaria via posta elettronica, sappia che comprare farmaci per corrispondenza era già un tempo una temeraria abitudine ben nota agli italiani.

Sfogliando riviste e quotidiani annate 1914-1927 si trovano miriadi di pubblicità decantanti medicinali d’ogni genere, e ovviamente privi del tutto di lista componenti, che si potevano ricevere comodamente in casa, previo pagamento alle Regie Poste.

Molto di moda era il purgante Jubol, ecclettico tuttofare che guariva “Stitichezza, Enterite, Vertigini, Acidità, Intontimenti, Gonfiori, Cattiva digestione, Emorroidi, Catarri, Emicranie, Insonnia, Lingua patinata, Alito cattivo, Colorito giallo, Foruncolosi”.
Il suo slogan era: “Jubolizzatevi!” e la pubblicità diceva: “Purgare equivale passare l’intestino con la carta vetrata. Jubolizzarlo significa invece praticare nel suo interno un massaggio dolce, prolungato, persuasivo. Vaglia L. 5 la scatola a Fabbrica Chatelain, Bastioni Vittoria, Milano».

Della Chatelain era anche il tonico Globèol, “estratto dal sangue vivente (di chi non era specificato Ndr), aumenta i globetti, i metalli, i fermenti” per sole L. 7.

Le Pillole Litinate unite al Rigeneratore formavano la “Cura Contardi, giovante ai diabetici perché fa scomparire lo zucchero”: drastica, eh?

I signori uomini invece si sussurravano un’altra cura Contardi, l’Acanthea Virilis: “L’Impotenza stimola gli speculatori a burlare il pubblico. La cura più efficace e insuperabile è costituita dal Rigeneratore con i granuli di Strixnina, che ha dato sempre il suo risultato. Necessaria agli sposi!” che se la volevano dovevano spedire L. 10 alla ditta Lombardi e Contardi, via Roma, Napoli.

Per la “neurastenia sessuale” (frigidità) d’ambo i sessi si usava l’Ypervigor, “specifico di fama mondiale premiato con medaglie d’oro alle Esposizioni di Milano, Genova, Parigi e Bruxelles”, acquistabile a L.12 e “in silente discrezione” a Napoli, via Carbonara 91.

sirolina

Vendutissimi erano anche la Sirolina Roche, L. 8, usata da “Polmonitici, Catarrosi cronici, Tossicolosi convulsivi, Scrofolosi, Tubercolotici e Asmatici”; lo Stork, che con lire 2,40 spedite in via Vitrurio 37, Milano “annientava completamente i geloni”; la Trigemina Capsule, «antinevralgico dei Nervi Cerebrali Diretti», L.1,20.

E poi la Gengivina, “detersivo astringente dell’Istituto Nep-Opoterapico Vettor Pisani” L. 11,10; lo Scacciabile che «debella la Stitichezza» con L.6 la bottiglia; i fantastici Pessari Solubili del dottor Rotler, “Antifecondativi Innocui (sic), vaglia lire 2,50 Farmacia Inglese, Firenze”.

Inviando L. 1 al dottor Sella di Schio si riceveva lo Jodoferrarsenico «depurativo dei fluidi e del sangue» mentre per lAutosputocutivaccino, «nuova cura dei catarri in famiglia o in sanatorio», bastava rivolgersi a Boscolo e Bragadin, Padova.

Infine, scrivendo alla Società Preparati Casali, via L.Caro 67, Roma, si riceveva un medicinale infallibile contro “arteriosclerosi, nevrastenie, postumi luetici: tutti i Medici e Clinici per curarsi ricorrono al Siero Casali!

©Mitì Vigliero