Le Ricette Di Casa Placida: Il Tortino Di Pan Vecchio

pane

Un minuscolo foglietto ingiallito trovato nel libro di Mamma, ritagliato da chissà quale giornale e incollato all’interno della copertina…

Non so se succede anche a voi, ma tante volte in casa nostra il pane o sparisce di botto a pranzo e a cena non ce n’è più manco una briciola, o è capace di restare intonso per più giorni.

Certo dipende molto da quello che cucino, ma essendo spesso fuori o avendo spesso ospiti a mangiare (come è accaduto ad esempio in questi lunghissimi giorni di festa)  mi capita anche di sbagliare le dosi di acquisto e trovarmi poi con panini o mezze forme stazionanti nel sacchetto a diventar dure come sassi o, sacrilegio, ad ammuffire

E ricette come questa mi piacciono particolarmente, perché suggeriscono appunto come riciclare il pane avanzato

800 ml di latte
300 gr. di pane vecchio
300 gr. di ricotta
1 cucchiaino da caffè di peperoncino
1 cucchiaino da caffè di origano
olio di oliva

Tagliare il pane a pezzettini, con una forchetta mescolare bene la ricotta col peperoncino e l’origano, far bollire il latte, accendere il forno a 250 gradi.
Appena il latte bolle unire piano pane e ricotta mescolando molto bene.
Appena gli ingredienti si sono amalgamati perfettamente, spegnere il fuoco.
Ungere di olio una teglia, disporvi il composto, mettere nel forno e cuocere per 20-25 minuti.
Gustare caldo accompagnato da fettine di formaggio, salumi, olive, pomodori secchi.

© Mitì Vigliero

Le Ricette di Casa Placida: Zuppa di Zucca, Porro e Zenzero

Buona e colorata.

Per due/tre persone

1 fettona di zucca (oppure comprate al supermercato una vaschetta di zucca già pulita e tagliata, si fa molto prima, ché qui siamo al galòp )
1 porro di media grandezza
1 patata grandina
2 rametti di rosmarino
2 fettine di zenzero fresco (anche un po’ di più, se vi piace il piccante)
1/2 litro di brodo vegetale (anche di dado, ché qui siamo sempre al galòp)
olio d’oliva bòno
sale

Pulire il porro e tagliarlo a rondelle.
Pelare la patata e tagliarla a cubetti.
Se la zucca non è già pronta, metterla nel forno sulla placca e farla ammorbidire. Poi tagliarla a tocchetti.
In una pentola mettete tre cucchiai d’olio; quando è caldino versateci le rondelle di porro e fate rosolare sino a quando si è leggermente colorito.
Unite i cubetti di patate col rosmarino, fate rosolare sino a quando le patate sono doratine.
Togliete i rametti di rosmarino.
Versate sopra porro e patate il mezzo litro di brodo bollente.
Fate bollire 15 minuti.
Unite la zucca e 1 cucchiaino di zenzero fresco sminuzzato.
Fate bollire 10 minuti.
Assaggiate e aggiustate di sale.
Frullate con frullatore a immersione.
Servite a tavola, con crostini di pane o anche così da sola, è buona lo stesso.

Buon appetito al galòp.

© Mitì Vigliero

Le Ricette di Casa Placida: Bollito Riciclato al Patè d’Olive Verdi

Dopo aver fatto un quantitativo di brodo di carne che bastava per un reggimento (in questi giorni vado a brodo: passatelli, tortellini, minestrina…)  mi sono ritrovata però con un bel pezzo di manzo bollito che non finiva mai.

Ma dato che siamo in periodo di crisi e ho dichiarato una personale lotta agli sprechi anche culinari, mi sono inventata una ricetta che si è rivelata un successone; e stavolta nel libro c’è un foglietto mio.

Ingredienti

Carne lessa avanzata
Due sacchetti di olive verdi snocciolate
Olio di oliva
Un’arancia grande o due piccole
Senape
Brodo (anche di dado, se non ne avete più di carne)

Togliere il più possibile di grasso dalla carne e tagliarla a fette e tocchetti (facile che si sbricioli, va bene lo stesso).
Frullare le olive ben sgocciolate dalla salamoia insieme all’olio d’oliva; deve risultare una cremina densa.
In una padella larga, sistemare le fette di carne, coprirle col patè d’olive.
Appena inizia a sfrigolare, aggiungere una o due mestolate di brodo (a seconda del quantitativo di carne) e un cucchiaino di senape. Mescolare bene.
Quando il brodo sta per consumarsi, aggiungere il succo dell’arancia.
Far cuocere ancora cinque minuti a fuoco alto, assaggiare, aggiustare di sale e servire a tavola ben caldo.

© Mitì Vigliero