Idea Alternativa Per Trascorrere Un Sabato Di Agosto In Città

Scrivere una lunga lista della spesa.

Salire in auto e recarsi in una delle tante coop presenti in zona.

Posteggiare l’auto nel garage della coop.

Prendere un carrello, e avviarsi verso gli ascensori.

All’uscita del garage, infilare un piede in un buco privo di griglia di un tombino grigliato dello scorrimento acque.

Torcere piede e caviglia
imprigionati nel buco e i due pezzi di griglia attorno, sentire un rumore tipo SCCCCRRRRHAP!  e cadere in avanti con l’impressione di avere la dentutissima bocca di uno squalo stretta attorno al collo del piede e alla caviglia.

Lanciando anatemi al Dio delle Coop, saltando su una gamba sola raggiungere il Punto Clienti per chiedere aiuto.

Farsi mollare un sacchetto da due kg di ghiaccio tritato sul piede ridotto a dimensioni pallone da pallacanestro deforme, e seguire il consiglio di andare al Pronto Soccorso.

Precipitarsi al Pronto Soccorso, fare visita preliminare, elevare un peana al Dio delle Crocs, che grazie alla sua gomma spessa stile pneumatico tir ha impedito che mi si lacerassero carne e muscoli (la gomma si è immolata al posto delle mie tenere membra). Fare raggi, altra visita, uscire dopo 2 ore e mezza con referto di distorsione piede e caviglia, 3 giorni di assoluta immobilità con piede in alto e coperto di ghiaccio (ho scoperto che queste funzionano benissimo all’uopo), fans vari e altri 7 giorni di riposo.

Ritornare a casa sempre saltando su un piede solo, mettersi in posizione orizzontale con cuscini e ghiaccio sotto e sopra il piede (tinto, come vuole la moda, di una bella sfumatura tra la viola del pensiero e l’iris), e rimanerci ripetendo come un mantra che le Placide Signore non dicono mai parolacce.

Però le pensano.  

Intensamente.