Cosa resterà di noi?

Ispirata dai commenti di Antar e Beppe nel post qui sotto, giro a voi una domanda indubbiamente non facile:

Che cosa della nostra attuale civiltà italiana
(facciamo dal 1970 ad oggi)
resterà nella memoria storica dei nostri posteri?
Quale musicista, pittore, scrittore, attore, cantante?
Quale politico? Quale giornalista? Quale scienziato? Quale personaggio?Quale evento sociale, storico, di cronaca? Quali “invenzioni”?  Quali oggetti?
E quali nostre abitudini, usanze, mode?

Insomma, secondo voi:
cosa e chi di italiano (esclusivamente Made in Italy)
verrà la pena di ricordare nei libri di storia ,
nel bene o nel male,
dalle generazioni nate dal 2100 in poi?

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(Qui una parte di risposte, le altre sono nei commenti)

SignorPonza: Come giornalisti senza dubbio Montanelli e Biagi. Per quanto riguarda l’arte intesa come pittura mi chiamo fuori. Come attori/autori io sono convinto che Luttazzi sarà uno di quelli che verranno studiati a scuola. Così come tra gli scrittori, oltre a quelli più celebri, secondo me pure Pinketts verrà rivalutato.

Chamfort: Credo ci voglia molta obiettività a rispondere, mettendo da parte i nostri gusti personali.
Visto che è nel bene e nel male, in politica forse fra cent’anni verrà ricordata Mani Pulite, poi Papa Giovanni Paolo W. E le Brigate Rosse. Fra gli attori Sordi e quella generazione lì. Idem per i registi. Fra i cantanti, Pavarotti (nuovo Caruso). Come invenzioni di italiane mi viene in mente niente. Il resto…è in maggioranza grande mediocrità che verrà dimenticata.

ZiaPaperina: Fra gli scrittori ancora viventi credo Eco. Fra i cantanti Celentano, Mina e qualcosa della scuola genovese. Come oggetto direi le auto come la Ferrari (che è già storia). Come politici…mah. Temo che se passeranno alla storia sarà solo per cose negative. Come moda il rosso Valentino, che è ormai un modo di dire. Giornalisti Montanelli e Biagi. Musicisti Moricone, Trovajoli e quelli delle colonne sonore dei grandi registi come Scola e quella generazione lì (idem per gli attori). Come pittura mi vengono in mente solo morti che già sono nei libri e nelle enciclopedie. Per il resto concordo con Chamfort: grande mediocrità.

Presveva: diranno che con Moro è morta l’Italia perché dopo di Lui è arrivato il Biscione che con la sua logica d’impresa ha ofuscato l’Arte di tutti gli altri. imho.

LupoSordo: IL MIO BLOG!

SciuraPina: Il teatro di narrazione e di impegno civile come “Vajont” di Marco Paolini .

Rosidue: Nel 2100, mi auguro per loro, saranno così avanti in tutti i campi che non avranno bisogno di guardare al passato, saremo preistoria mediocre.Odiamore: Invenzione italiana: il formato di compressione mp3 – Politecnico di Torino, ma vado a memoria :-) (nato da un gruppo di lavoro internazionale diretto da un italiano, Leonardo ChiariglioneNdFabs)

Luca: musica: Ligabue politico; Aldo Moro Personaggio: Ezio Greggio(anche se un po’ più recente sicuramente la Cortellesi) Evento: Un imprenditore entra in politica 1994 Invenzioni: cellulari gsm

Baol: Per la musica, De Andrè (ma spero anche molti altri…tali Vinicio Capossela, Daniele Silvestri, etc etc.) Per la narrativa, Primo Levi (Ma anche Benni non sarebbe male) Per la politica sfortunatamente rimarranno nella memoria i peggiori: Andreotti, Craxy e Berlusconi.

MimosaFiorita: Come Chamfort,uguale uguale, mi ha letto nel pensiero, oppure io nel suo.

Esmeralda:  I progressi nel campo della scienza medica e i non progressi dovuti all’oscurantismo tipicamente italiano, la mancanza di lavoro e la fuga dei cervelli, la non “classe” politica e la fine della parità dei sessi con i tentativo di ripristinare la”famiglia”

Solitaire: Temo che sui libri di storia rimarranno solamente le vicende più cupe del nostro paese: le bombe, il terrorismo di varia natura, le vicende legate alla Mafia. Di buono forse solo le scoperte scientifiche, le creazioni di stilisti e designer e poco altro. Però mi piace pensare che resteranno anche dei testi altamente esplicativi. Ed il tuo *Stupidario* (magari nel frattempo lo leggeranno sotto altre forme, chissà) secondo me li farà divertire parecchio. (*)

Anna: Scienziati e personaggi: Rita Levi Montalcini e Umberto Veronesi
Architetto: Renzo Piano
Cantanti: Pavarotti e Mina
Musicista: Severino Gazzelloni
Regista: Monicelli
Giornalista: Montanelli
Evento storico e sociale: Pontificato di Papa G. Paolo II
Personaggio politico:Papa G. Paolo II
Scrittori: Benni e Camilleri

Skip: il teatro di Fo, Benigni e De Filippo…giornalisti: Biagi e Montanelli, registi :Leone, musicista Morriconi, attori :Loren, Giannini, statisti: Moro , papa Wojtyla ,scienziati: Veronesi, stilisti: Ferrè e Valentino , cantautori anni 70-80 oltre Battisti e Mina e Pavarotti.industriali : Agnelli e Ferrari Eventi: assassinio di Aldo Moro e strage di Bologna, Br; Tangentopoli e calciopoli, assassinio di Falcone e Borsellino , Clementopoli , incontro dei capi spirituali di tutto il mondo ad Assisi , vittoria dei mondiali….gli ori olimpionici e…..il blog di Placida

Cristella: Invenzioni/oggetti: il design italiano (auto e abiti)
musicista: Nino Rota
scrittore: Camilleri
attore: Dario Fo premio Nobel
cantante: Battisti, De André, Mina
giornalista: Indro Montanelli, Enzo Biagi, Sergio Zavoli
scienziato: Levi Montalcini
personaggio: Roberto Benigni
evento sociale: le lotte operaie, poi vanificate nel giro di ‘appena’ 30 anni
evento storico: tutto il pontificato del Papa polacco
cronaca: le stragi terroristiche
abitudini: l’uso eccessivo del cellulare

AndreA: musicista : morriconi scrittore : benni attore : proietti cantante : baglioni politico : moro giornalista : biagi scienziato : rubbia evento sociale, storico, di cronaca : la nostra blogosfera 

Nonsisamai: musicista: de andre’ e anche conte e anche capossela artista: pistoletto scrittore: camilleri? non so attore: mastroianni regista: fellini e pasolini fotografo: mulas

Talento e Fama

Ricordate la notizia riguardante Joshua Bell, celebre violinista che – travestito da musicista di strada – suonò per 43 minuti nella stazione di Washington non solo senza essere assolutamente riconosciuto da nessuno , ma soprattutto senza riuscire a catturare, con la sua bravura riconosciuta a livello mondiale, l’attenzione dei passanti?

Antonio Sofi ha scritto tre bei post a proposito, riflettendo sul nostro saper riconoscere il talento , sulla fiducia che diamo alle persone, sulla conseguente importanza che queste potranno avere nella società grazie alla stima, ammirazione, credibilità di cui sono oggetto collettivo.  

Ho dato il mio piccolo contributo nei commenti, raccontando questo:

“Per le mie solite ricerche, sto sfogliando l’annata completa 1869 dell’Emporio pittoresco, un celebre settimanale antenato dei vari Gente, Oggi, EspressoPanorama ecc.

Si parla di attualità, moda, politica, arte, esattamente come se ne parla ora; il linguaggio è ovviamente “arcaico”, ma i contenuti non variano.
Negli articoli vengono citati i personaggi dell’epoca – politici, scrittori, editori, cantanti ecc – nomi che per noi sono “storia” ma allora erano quotidianità: Carlo Cattaneo, Alphonse de Lamartine, Dumas, Alessandro Manzoni, Pio IX, attrici, ballerine, tenori,  come noi oggi leggiamo di politici, papa Benedetto, giornalisti, veline, cantanti e scrittori vari…

Ma la cosa che fa più effetto è leggere cose simili:

”La forza del destino di Giuseppe Verdi è stata presentata il 7 febbraio al Teatro della Scala arricchita dall’autore di una sinfonia, d’un terzetto e d’un corale; sobrio e modesto il successo fra il pubblico

Al San Carlo di Napoli ha debuttato Isabella, la nuova opera del grandissimo Enrico Fusci. La prima sera l’autore fu chiamato 19 volte al proscenio e la seconda 25. Si mostra sempre più fondata la fama immortale del Maestro Fusci.”

Continua l’ininterrotto successo del romanzo Storia d’un boccone di pane di Luigi Macè, che in quanto a vendite e critiche assaissimo positive ha superato di gran lunga il troppo sopravvalutato L’Uomo che ride di Victor Hugo.”

Com’è che si dice?

La vera gloria non è distribuita dagli umani, ma dal Tempo
Insomma, come sempre saranno i posteri a decidere.  ”

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Avete esempi di personaggi  del Novecento che sono stati osannati perché considerati per un periodo talentuosissimi e ottimi, di conseguenza famosissimi nel loro campo (politica, arte, sport, spettacolo, letteratura, musica ecc.), e che oggi invece sono praticamente scomparsi o per lo meno assai “ridimensionati”?

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Beppe: I Jalisse, quando vinsero Sanremo con Fiumi di parole! Subito dopo imperversarono ovunque, su giornali e televisioni. Sapevamo tutto di loro. Poi dopo un anno, di colpo sono spariti. Caduti nell’oblìo più totale.

Antar: Vorrei poterne citare molti che purtroppo invece sono ancora lì e non posso quindi citare…Quelli dimenticabili li ho ,fortunatamente, dimenticati [pure i Jalisse, per dire].

ZiaPaperina: Proprio a questo proposito segnalo questa interessante discussione svolta su Wikipedia: Richieste di pareri/Criteri di enciclopedicità per i personaggi dello spettacolo

Glossy: Io mi ricordo il tennista Cristiano Caratti, salutato come colui che avrebbe risollevato le sorti delle italiche racchette… ma forse me lo ricordo solo io :-D

Luca: Io che sono un pò bastian contrario ti segnalo appunto l’inverso.. personaggi dati per finiti solo per un episodio leggi qui gran premio del belgio spa 2000

Roger: E che dire di tal Pacione prode attaccante meteora juventina et nazionale….

Chamfort: In politica, a parte tutti quelli che per meno di una legislatura ebbero la “fama” come ministri e legislatori più o meno raziocinanti, mi viene in mente Mariotto Segni. Ricordo anni fa, presentato e sostenuto dappertutto come giovane brillante nume dei riformatori referendari e di un nuovo partito invincibile…Ora, nonostante ci sia ancora, non ce ne ricordiamo quasi più la faccia……