Campane Romane: Piccole Curiosità

Nella chiesa di Santa Maria dell’Aracoeli, sopra le volte barocche delle cappelle della navata sinistra, esiste un lungo corridoio dove – a un certo punto – si trovano due corde unite al centro da una specie di panchetto di legno; un’altalena, insomma.

E cosa ci fa lì?
Presto detto.

Le corde sono quelle delle campane e quando è il momento di suonarle a distesa, i frati si siedono lì sopra e si lasciano dondolare, altalenandosi allegramente: perfetta applicazione del detto francescano “servire Dio in letizia”.

E sempre a proposito di campane, lo sapevate che secondo i vecchi romani quelle di alcune chiese parlano?

Basta saperne intendere il suono.

Ad esempio, quelle di Santa Maria Maggiore  annunciano:
Avemo fatto li faciòli, avemo fatto li faciòli!

Quelle di San Giovanni in Laterano domandano:
Con che? Con che? Con che?

E la campanella di Santa Croce in Gerusalemme  risponde:

Co’ le cotichelle, co’ le cotichelle, co’ le cotichelle!

© Mitì Vigliero

Toccaferro in Pillole: i Fagioli

Anche se oggi pochi lo ricordano, i fagioli sono sempre stati considerati potenti talismani: proteggono i bambini, cacciano gli influssi maligni e portano in genere fortuna.

Gli Egizi li consideravano simbolo di immortalità, e per questo li ponevano nelle tombe; gli antichi Romani invece li gettavano nel fuoco per sortilegio e gli Scozzesi ne indossavano collane per proteggersi dalle stregonerie.

Sempre in Scozia si crede che esista il “muluka bean”; un fagiolo magico che non solo rende immuni dal malocchio, ma appeso al collo del bambini cambia colore e diventa nero quando questi sono minacciati da una malattia.

Gli Inglesi, quando vogliono maledire qualcuno, usano la frase: “I will give him beans”: (“Gli darò dei fagioli”) forse per indicare il potere che i fagioli hanno contro gli spiriti cattivi, o forse intendendo…altro (“beans” in gergo significa anche testicolo).

In alcune regioni del Nord Europa, si nasconde nel dolce di Natale un fagiolo crudo: colui che lo troverà avrà fortuna per tutto l’anno seguente.

Invece in Abruzzo si crede che i lampi notturni brucino i fiori del fagiolo, mentre nel Piacentino esiste la convinzione che non vadano mai seminati nei mesi con la erre.

In ogni caso,  possono essere anche usati come amuleti amorosi; in Sicilia si crede che una ragazza che voglia conquistare (o riconquistare) un uomo, non debba far altro che posare sulla strada che l’uomo solitamente percorre sette fagioli disposti in cerchio: se l’amatobene li calpesta, l’amore è assicurato. Altrimenti, meglio trovarsi un altro fidanzato.

© Mitì Vigliero

Bagagli e Fagioli

Delle nostre due valigie smarrite, ieri ne è tornata a casa una; dell’altra (zeppa di guide, libri, appunti e vestiti. I miei) ancora nessuna nuova.

Mi consolo perché nella Mandarina Figliol Prodiga ho trovato sani e salvi 4 preziosi sacchetti contenenti ciascuno 4 tipi di fagioli diversi, comprati a Salamanca in un piccolo e meraviglioso negozio pieno di cose buone nomato “Estramarinos Isla de la Rua“.

Sono tutti fagioli piccini picciò, che non credo di aver mai assaggiato prima; ovviamente ho solo un ricordo vago dei loro nomi, essendo essi rimasti annotati nel notes imprigionato nella Mandarina FigliolAncora Vagabonda.

Aiutandomi con le immagini di google.es, ho scoperto che di sicuro ci sono judias o alubias (fagioli) de la Virgen, che credo sia quella del Pilar (però ne ignoro il perché):

Poi dovrebbero esserci i verdinas, piccinissimi e, appunto, verdolini:
 

Poi mi pare gli amarillas peòn, tondi, liscissimi e giallini; e gli ultimi…mah.
So solo che son piccoli e color mogano…Suggerimenti?

Una di queste sere li mangeremo insieme agli amici che han diviso con noi la vacanza; e abbiam deciso di consumarli rigorosamente lessati, per gustarne meglio il sapore e poi votare il migliore.

Mi scatenerò altre volte con i nostri ottimi nostrani, a cucinar minestre e piatti vari; perché amo moltissimo i fagioli, cotti in qualunque modo.

©Mitì Vigliero

A proposito: avete qualche vostra ricetta da suggerirmi?

Caravaggio: Un’antica ricetta napoletana: Castagne e fasule à uocchietielle .

Roger: polenta fagioli e cotiche; fagioli e cotiche vanno uniti alla polenta a fine cottura

Boh: Io li farò lessi con aglio cipolla e rosmarino, che poi toglierò, mangiati con un po’ della loro acqua e un filo di olio buono, accompagnati da crostini di pane.

ZiaPaperina: Fagioli al sedano: fai bollire i fagioli (200 gr)e 100 gr di sedano tagliato a striscette sottili sottili in un litro e mezzo di acqua. Quando l’acqua è quasi consumata e i fagioli sono cotti, aggiungi poco sale e servili in tavola conditi solo di olio crudo.

MaxG: Polpette di fagioli al forno
Lessa mezzo kg di fagioli, passali per farne una purè. In un pentolino fai soffriggere cipolla, noce moscata, timo o origano. Unisci il soffritto al purè, e forma delle piccole polpette un po’ piatte che passerai nel pane grattato e metterai su una teglia poco unta nel forno sino a quando non saranno dorate.

Caravaggio (via mail): Fagioli  alla pietro I il grande  zar di tutte le russie(qualcuno li chiama anche fagioli alla  strogoff)
250 g di fagioli
100/150 g di olive verdi
olio extra vergine d’oliva, ,sale ,succo di limone.
Lessare i fagioli,sgocciolare e condire con olive  verdi snocciolate e tagliate a fettine,olio , sale  e succo di limone.
Buon appetito