Toccaferro in Pillole – Il Destino è scritto negli Antichi Testi: la Bibliomanzia

Un tempo si credeva che i libri classici quali la Bibbia, i Vangeli, la Divina Commedia, l’Eneide, l’Odissea eccetera, potessero essere interrogati quasi come i tarocchi.
Questo metodo di divinazione si chiamava, e si chiama,  Bibliomanzia.

Ci si poneva mentalmente una domanda ( Es: “Il mio progetto andrà a buon fine?” “Mi ama davvero?” “Che futuro m’attende?” ecc.) e poi si apriva a caso il testo prescelto leggendo la prima frase o verso che capitava sott’occhio, interpretandolo come risposta (nella Bibbia i più usati come consultazione erano i Proverbi).

Altrimenti con uno spillo, tenendo gli occhi chiusi e concentrandosi sulla domanda, si forava a caso il volume aperto sempre a caso; nell’ultima delle pagine che risultavano forate, bisognava leggere la parola che recava il segno dello spillo .

Ad esempio se la parola bucata fosse stata “fiore”, la risposta sarebbe stata “il tuo progetto (o il tuo amore, il tuo futuro ecc) fiorirà”; se fosse stata “fuoco” si poteva interpretare “tutto sarà luminoso” oppure “attento a non scottarti”; se fosse stata “lento” si poteva pensare a “senza novità particolari” o a “non avere fretta”, “procedi con prudenza” e così via.

In tempi più recenti, venivano usati come divinatori anche i libri semplicemente più amati.

Volete provare anche voi?

PS Sconsigliati i testi conservati nei Kindle ;-)

© Mitì Vigliero

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