Proverbi E Modi Di Dire Sul “Sole”

sole

Il Sole è un gran democratico, come dicono i danesi, infatti “risplende tanto per il re quanto per noi”, anche se da secoli si afferma che abbia una particolare predilezione per le fattezze gradevoli; non per nulla “il sole bacia i belli”, però pure lui non è perfettissimo: “anche il bel sole ha le sue macchie” dicono gli irlandesi alle fanciulle che si lamentano delle troppe lentiggini.

Nihil sub sole novum” era solito ripetere il saggio Re Qoelet, figlio di Davide (Ecclesiaste, I,9); da quando la terra è stata creata, non accade mai nulla di nuovo su di lei: da millenni si ripetono situazioni e fatti, errori compresi.

sole1

C’è sempre chi “ha qualcosa al sole” e può stare tranquillo, perché possedere terreni e immobili è sempre una sicurezza economica; certo le tasse sono tante, e se non si pagano si rischia di “andare a vedere il sole a scacchi” attraverso i riquadri delle sbarre di una cella.
E c’è sempre chi invece, come dicono i napoletani, “tene ‘a panza a ‘o sole” e non è felice perché significa che, causa indigenza, è vuota di cibo  e l’unico modo che ha di scaldarla è esporla a quei raggi che non costano nulla.

sole2

Tutti invece da sempre devono diffidare di quelli che tentano di “vendere il sole di luglio”, seguaci dei piccoli truffatori che cercavano di rifilare ai turisti stranieri la Fontana di Trevi o il Colosseo, tutte cose che non gli appartenevano; e sono pure da evitare quelli (numerosi in ogni ambiente) che “si fan belli del sole di luglio” come se fosse opera loro, vantandosi cioè di successi e lavori altrui.

Questi probabilmente son quelli che han capito perfettamente anche il detto “chi sta al sole si scalda“, ossia quanto sia comodo e facile trarre vantaggi stando vicino ad una persona importante e sfruttarne a proprio comodo la fama e le amicizie, vivendo di “luce riflessa

sole3

Invece chi “gira come il sole” è semplicemente irrequieto, non riesce a trovar pace in nessun luogo, corre di qua e di là senza fermarsi mai, forse alla ricerca di qualcuno “bello come il sole” che riesca finalmente a fargli metter radici.

Perché sole e amore stan spesso insieme, anche nelle minacce che gli innamorati siciliani fanno alle metà troppo rompiscatole “Lu suli si ni va, dumani torna. Si mi ni vaju iù, non torno chiù!”: il sole se ne va e domani torna; ma se me ne vado io non torno più.

sole4

Questo alla faccia del vecchio detto un po’ cretino – ma onnipresente in ogni dialetto italiano – che recita “Non c’è sabato senza sole, non c’è donna senza amore”, proverbio irritante per tutti quelli che in estate, dopo una settimana di “sole che spacca le pietre”. agognano l’arrivo del week end per poter raggiungere il mare ed abbronzarsi anche “ dove non batte il sole”  e invece sanno ormai che ogni fine settimana, spesso e volentieri, diluvia.

Anche la sorte buona o cattiva è legata al sole; per indicare una situazione di sfortuna cronica un proverbio Yiddish recita “Se vendessi candele il sole non tramonterebbe mai” e le massaie campane per definire un perseguitato dalla jella dicono “Facesse ‘na colata e ascesse o sole!” (facessi un bucato e uscisse il sole): quest’ultimo detto, come tutti sanno, oggi potrebbe modernamente essere variato in “Ci fosse una benedetta volta che lavo la macchina o i vetri di casa e non piove!”.

© Mitì Vigliero

Il Tempo e la Fretta: Proverbi e Modi di Dire

In questa vita frenetica si perde spesso il senso del tempo; nessuno ha più tempo da perdere, persino i sentimenti come l’amore e l’amicizia sono presi in considerazione spesso solo nei ritagli di tempo e la bella arte di ingannare il tempo nei momenti d’ozio è quasi dimenticata, così come il rammentare che in realtà non è la gente che ammazza il tempo, ma il tempo che ammazza la gente.

Il tempo stringe! pare esser divenuto il nostro motto di vita; perché il tempo vola, il tempo fugge e come la vita   non s’arresta un’ora: ma soprattutto il tempo è denaro.

Perciò bisogna agire perennemente senza por tempo al mezzo, dato che son tempi buitempi duri occorre sempre produrre idee e cose che non lascino il tempo che trovano e che soprattutto siano innovative e non ricordino per nulla quelle che ormai han fatto il loro tempo.

Noi possiamo fare mille progetti, ma da cosa nasce cosa, però è il tempo che la governa; e purtroppo non è soltanto una lotta contro il tempo quella che quotidianamente conduciamo, barcamenandoci in fretta e furia fra orari e scadenze, ma anche una battaglia spesso persa in anticipo verso quelli che fanno il bello e il cattivo tempo in ogni ambiente, sentendosi onnipotenti come Giove Pluvio quando ci impongono tempestando ordini e volontà spesso capricciose o interessate ai fatti loro più che ai nostri.

Nessuno pare ricordare più che il tempo è relativo; cinque minuti passati sotto il trapano del dentista sembrano due ore, e due ore passate insieme alla persona amata sembrano durare cinque minuti.

Tutto, più che eterno, ora ci pare estremamente fugace; chi ha tempo non aspetti tempo, bisogna cogliere l’attimo, perché il momento fuggito più non torna.

Si ha un bel dire che col tempo la lumaca arriva dove vuole; la verità è che si ha sempre l’impressione che tutte le ore feriscono e l’ultima uccida.
Dato che il tempo cammina con le scarpe di lana non si sentono i suoi passi e il tempo perduto mai non si riacquista; ha una tale forza, il tempo, che consuma le pietre, figuriamoci gli uomini fatti di fragili ossa e ciccia.

E pensare che quando eravamo meno civilizzati, al tempo dei tempi, nell’Ecclesiaste (3, 1-8) venne scritto uno dei brani più belli al riguardo:

Per tutto c’è un momento e un tempo per ogni azione sotto il sole. C’è un tempo per nascere e un tempo per morire, un tempo per piantare e un tempo per sbarbare il piantato. C’è un tempo per uccidere e un tempo per curare, un tempo per demolire e un tempo per costruire. C’è un tempo per piangere e un tempo per ridere, un tempo per gemere e un tempo per ballare. C’è un tempo per gettare sassi e un tempo per raccoglierli, un tempo per abbracciare e un tempo per separarsi. C’è un tempo per guadagnare e un tempo per perdere, un tempo per serbare e un tempo per buttare via. C’è un tempo per stracciare e un tempo per cucire, un tempo per tacere e un tempo per parlare. C’è un tempo per amare e un tempo per odiare, un tempo per la guerra e un tempo per la pace.

Insomma, dato che ogni cosa ha il suo tempo, ricordiamoci sempre di fermarci a tirare ogni tanto il fiato, senza sentirci assolutamente in colpa.

(Da che pulpito, eh? ;-)

©Mitì Vigliero