Seguendo un’antica credenza meteorognostica, sino a non molti anni fa i contadini usavano il mese di Dicembre – e per la precisione il Calendario dell’Avvento – per prevedere la situazione meteorologica dell’anno che stava per arrivare.
Segnavano scrupolosamente sul calendario le condizioni atmosferiche che, dal primo giorno del mese, si presentavano sul loro territorio.
Ad esempio:
1– pioggia
2– neve
3-sereno con vento gelido
4– sole
e via di seguito sino al 12, simbolo del mese dicembre dell’anno a venire.
Infatti, in questa previsione, il I° dicembre corrispondeva al futuro gennaio, il 2 al febbraio, il 3 a marzo, il 4 ad aprile ecc.
Il 13 facevano una pausa, e ricominciavano a segnare il meteo dal 14 ma, questa volta, contando i mesi al contrario : il 14 era dicembre, il 15 novembre, il 16 ottobre, il 17 settembre e così via, sino al 25 che simboleggiava gennaio, primo mese dell’anno nuovo.
Una volta finito, “incrociavano i dati“.
Se per esempio il 1° era piovuto e il 14 c’era stato il sole, prevedevano che il Gennaio del nuovo anno sarebbe stato meteorologicamente instabile; se il 2 nevicava e il 24 pure, febbraio sarebbe stato decisamente pessimo; se il 3 c’era stato un vento gelido e il 23 un sole splendente, il tempo a marzo si sarebbe presentato bello, ma freddo e asciutto.
Domani sarà il I° dicembre: pronti con penna e calendario? ;-)