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Modo di dire romanesco che in parole più eleganti significa “Non vi è alcuna speranza che una certa cosa venga concessa“.
Si usa soprattutto per negare qualcosa a qualcuno in modo molto deciso.
Risale ai primi del ‘900, quando il sindaco di Roma Ernesto Nathan cancellò dal bilancio del Comune l’acquisto mensile di trippa destinata a sfamare i felini che servivano a dar la caccia ai topi che infestavano il Campidoglio.
Poiché il costo della trippa era troppo alto, sul libro del Bilancio Comunale qualcuno scrisse pari pari la frase passata alla storia:
Nun c’è trippa pe’ gatti.
Altri modi di dire o proverbi riguardanti i Gatti?
Luca: il gatto era nella stemma della potentissima famiglia dei Fieschi… e il grido delle truppe era GATTO GATTO GATTO
Graziano: Chi non ha il gatto mantiene i topi, e chi ce l’ha mantiene tutti e due.
Skip: I gatti sono regalmente eleganti e misteriosi, istintivi, scelgono chi amare e non dipendono da nessuno, semplici nei loro bisogni primari ma eternamente cuccioli nei loro entusiasmi e curiosità, affascinanti quando ci osservano e sembrano capire…interlocutori attenti , muti eppur presenti ,abitudinari ma non facilmente addomesticabili.
Un gatto è un gentiluomo. Sotto quel pelo morbido si trova ancora uno degli spiriti più liberi del mondo. ( Eric Gurney )
Gianluca: procurarsi “Il libro dei gatti tuttofare” del sig. T.S.Eliot…tanto va la gatta al lardo che ci lascia lo zampino, troppo facile…non dire gatto se non l’ha nel sacco…e poi guarda questo link
Krishel: Mitì spero che tu non abbia una gatta da pelare in questo momento…;-)