La festa anglosassone di Halloween deriva il suo nome dalla ricorrenza cristiana di All Hallows, Ognissanti, introdotta nel VII sec.
Ma la sera 31 ottobre era invece, per i pagani Celti, un’altra ricorrenza religiosa, quella della Morte dell’Estate; l’Inverno, freddo e buio, richiamava alla memoria il freddo e il buio della morte.
Proprio in quella notte si credeva che spettri, morti viventi e streghe si scatenassero contro gli umani; notte di vero terrore, in cui nessuno metteva piede fuori di casa.
E proprio nel ricordo di quella antichissima credenza, ancora nel 1600 quella notte per strada giravano solo “i Camuffati”, sorta di sacerdoti che, indossando mostruose maschere, vagavano per le vie danzando e gridando per spaventare spiriti e malocchio.
Solo dal 1800, dimenticata ogni origine storico religiosa e mantenuta solo la reminiscenza spettacolare e folkloristica – Halloween si tramutò in un’allegra festa in cui i bimbi, mascherati in modi spaventosi e buffi, vanno di casa in casa trascinandosi dietro un sacco e minacciando gli abitanti col motto “Trick or Treat”, scherzi o cibo; e per evitare brutti tiri, tutti donano dolci e pasticcini.
QUI vi ho raccontato l’origine delle Zucche di Halloween e QUI tutte le usanze e i cibi italiani tipici del “periodo dei Morti”