Memoria Corta, Amore e Vendetta: Perché si Dice “Legarsela al dito”

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Nella Bibbia (Deuteronomio e Esodo) e nel Vangelo di Matteo si accenna all’antichissima usanza di tenere in mano un segno  qualunque (sassolino, sbaffo di colore, filo d’erba, un oggetto qualsiasi) per ricordarsi di qualcosa.

Più tardi in Turchia i cavalieri, prima di partire per la battaglia, furono soliti legare al dito delle dame del cuore un filo d’oro affinché queste, guardandolo, non li dimenticassero-

L’usanza si sviluppò in seguito in tutto il mondo con l’anello di fidanzamento, simbolo di una promessa da non scordare.

Oggi, bandito ogni romanticismo,  “legarsela al dito” significa solo e soprattutto non dimenticare un torto subìto, un’offesa, uno sgarbo, rimanendo nella paziente attesa che venga prima o poi il momento di vendicarsi.

© Mitì Vigliero

Toccaferro in Pillole – Il Destino è scritto negli Antichi Testi: la Bibliomanzia

Un tempo si credeva che i libri classici quali la Bibbia, i Vangeli, la Divina Commedia, l’Eneide, l’Odissea eccetera, potessero essere interrogati quasi come i tarocchi.
Questo metodo di divinazione si chiamava, e si chiama,  Bibliomanzia.

Ci si poneva mentalmente una domanda ( Es: “Il mio progetto andrà a buon fine?” “Mi ama davvero?” “Che futuro m’attende?” ecc.) e poi si apriva a caso il testo prescelto leggendo la prima frase o verso che capitava sott’occhio, interpretandolo come risposta (nella Bibbia i più usati come consultazione erano i Proverbi).

Altrimenti con uno spillo, tenendo gli occhi chiusi e concentrandosi sulla domanda, si forava a caso il volume aperto sempre a caso; nell’ultima delle pagine che risultavano forate, bisognava leggere la parola che recava il segno dello spillo .

Ad esempio se la parola bucata fosse stata “fiore”, la risposta sarebbe stata “il tuo progetto (o il tuo amore, il tuo futuro ecc) fiorirà”; se fosse stata “fuoco” si poteva interpretare “tutto sarà luminoso” oppure “attento a non scottarti”; se fosse stata “lento” si poteva pensare a “senza novità particolari” o a “non avere fretta”, “procedi con prudenza” e così via.

In tempi più recenti, venivano usati come divinatori anche i libri semplicemente più amati.

Volete provare anche voi?

PS Sconsigliati i testi conservati nei Kindle ;-)

© Mitì Vigliero

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Perché si Dice: Legarsela al Dito

Nella Bibbia (DeuteronomioEsodo) e nel Vangelo di Matteo si accenna all’antichissima usanza di portare in mano una cosa qualunque per ricordarsi di qualcos’altro.

In Turchia i cavalieri, prima di partire per la battaglia, erano soliti legare all’anulare sinistro delle dame del cuore un filo d’oro, affinché queste, guardandolo, non li dimenticassero.

L’usanza si sviluppò in seguito con l’anello di fidanzamento, simbolo di una dolce promessa da non scordare.
In questo caso, il dito era (ed è) l’anulare (da anulus, anello) sinistro, che si pensava collegato da una vena direttamente al cuore.

Oggi, bandito ogni romanticismo,  “legarsela al dito” significa sempre “non dimenticare”, ma viene riferito al non scordare un torto, un’offesa, uno sgarbo, rimanendo nella paziente attesa che venga il momento di vendicarsi.

© Mitì Vigliero