Per la Serie “Tipi e Tipetti”: Giambattista e il Regalo di Nozze

L’avarissimo Giambattista, dovendo fare un regalo “importante” a un nipote che si sposava, si recò da un amico antiquario.

Ogni oggetto però gli sembrava troppo caro e stava quasi per andarsene quando vide in un angolo, buttato in un cesto, uno splendido vaso di cristallo rotto in sette pezzi.

–  “Quanto costa quel vaso?”, chiese all’antiquario.
–  “Quanto vuoi che costi? Niente, te lo regalo, è rotto in maniera irreparabile…Ma cosa diavolo te ne fai?”
–  “Ho avuto un’idea geniale: stasera andrò a casa di mio nipote per portargli il regalo. Appena entrato, farò finta di inciampare e lancerò il pacchetto a terra, poi griderò disperato:- “Oddìo l’ho rotto! Era un oggetto unico, preziosissimo che non potrò mai più permettermi di acquistare…e l’ho rotto!”. Mio nipote aprirà il pacco, troverà i cocci, magari mi darà del vecchio scemo ma io avrò fatto una splendida figura senza spendere un euro. Dì alla commessa che me ne faccia una confezione molto elegante, grazie.”

E così accadde che Gianbattista arrivò in casa del nipote, inciampò, fece cadere il pacco, si lamentò come Geremia…e poi fuggì a gambe levate perché il nipote, aprendo il pacchetto, vi trovò i sette cocci di vaso accuratamente imballati e fasciati uno per uno, separatamente.

© Mitì Vigliero