Nel 1881, alla Scala di Milano, in piena Belle Epoque, venne messo in scena uno spettacolare balletto intitolato “Ballo Excelsior”, la cui musica divenne famosissima; rappresentava allegoricamente la vittoria della civiltà meccanica sull’oscurantisimo, con entusiasmo per le nuove scoperte e i progressi fatti: dal battello a vapore alla pila, dal canale di Suez al traforo del Fréjus.
In latino “excelsus” significa “più alto; di classe superiore”, e grazie proprio al successo enorme del balletto, che richiamò in città moltissime persone venute da ogni dove per vederlo, in suo omaggio furono molti gli alberghi che sino ai primi del Novecento decisero di chiamarsi così, intendendo offrire ai clienti un servizio “più di classe, più distinto, più alto”, a partire ovviamente dai prezzi.
Celeberrimi sopravvissuti di quest’epoca sono il Grand Hotel Excelsior del Lido di Venezia e l’Excelsior Palace Hotel di Rapallo.
E a proposito di cose “più alte” e sublimi, qui c’è l’Ode alla Focaccia