Perché i Genovesi Dicono: “U Lommellìn l’ha avèrtu u pòrtego!”

I genovesi, quando finalmente arriva una notizia attesa, o accade qualcosa di inaspettato, oppure quando succede un fatto  particolarmente importante che però non dà i risultati sperati, esclamano: “U Lommellìn l’ha avèrtu u pòrtego!” (Il Lomellini ha aperto il portone).

Il pòrtego è quello  di Palazzo Ducale che, essendo l’antica sede del Doge e del Governo, ha sopportato secoli d’assalti furibondi; tutte le volte che qualcosa non andava a qualcuno, questo andava lì e cercava di sfondarlo.

E il modo di dire si riferisce proprio a un  terribile assalto alle ducali porte che avvenne il 14 gennaio del 1747; pochi giorni prima, Balilla aveva lanciato il sasso dando vita alla rivolta di liberazione dallo straniero.

Il Senato dei Nobili era da allora barricato nel Palazzo, cercando di metter su un nuovo governo indipendente dallo straniero Austriaco, finanziato in compenso dallo straniero Francese.

Così i genovesi si riunirono nell’allora Piazza Nuova (oggi Piazza Matteotti) accusando i nobili di tradimento, urlando, insultando, lanciando sassi e rumenta e infine trascinando un cannone davanti alle immense porte sbarrate, minacciando di farle saltare.

Ad un tratto queste si schiusero e uscì Giacomo Lomellini.

– “U Lommellìn l’ha avèrtu u pòrtego!” esclamò la folla mentre costui urlava:
-“Non distruggerete il Palazzo senza avermi prima buttato per aria dopo avermi fatto a pezzi: giuro che i nobili non hanno tradito la democratica libertà di Genova!”.

Il popolo democratico, colpito dal coraggio del nobile, si calmò e i capi della rivolta vennero democraticamente impiccati.

© Mitì Vigliero