Le Ricette Di Casa Placida: Finocchi All’Odore Allegro

finocchi

Mio fratello Guido quand’era piccolo, appena sentiva l’olezzo dei finocchi che stavano bollendo lo definiva – con quelle meravigliose immagini poeticamente surreali tipiche dei bimbi – “Odore triste“.

Effettivamente quello dei finocchi lessi non è un profumo particolarmente appetitoso e vivace come, che so, quello dell’aglio e rosmarino che sfrigolano nell’olio…

Ma con questa ricetta l’odore diventa allegro di sicuro.

4 finocchi
1 cipolla
Il succo di 2 arance belle grandi e sugose (di una grattugiare la buccia e tenerla da parte)
latte
burro
curry
sale
pepe

Lessare nell’acqua salata i finocchi belli puliti e tagliati a metà.
In una padella larga soffriggere in un bel tocco di burro la cipolla tritata, anzi, quasi frullata.
Bagnarla col succo delle arance, mescolare, unire la buccia grattugiata, mescolare un paio di volte.
Unire 1 dl di latte circa, 1 cucchiaino di polvere di curry, il sale e i finocchi lessati.
Alzare il fuoco per tre minuti, girando e rosolando bene i finocchi (facendo attenzione a non spappolarli, eh?). 
Abbassare un poco il fuoco, fare addensare il sugo per qualche minuto. 
Unire  un altro tocchetto di burro fresco, farlo sciogliere bene. 
Spegnere il fuoco, spolverare i finocchi di pepe e servirli immediatamente.

© Mitì Vigliero

Le Ricette Di Casa Placida: Il Tortino Di Pan Vecchio

pane

Un minuscolo foglietto ingiallito trovato nel libro di Mamma, ritagliato da chissà quale giornale e incollato all’interno della copertina…

Non so se succede anche a voi, ma tante volte in casa nostra il pane o sparisce di botto a pranzo e a cena non ce n’è più manco una briciola, o è capace di restare intonso per più giorni.

Certo dipende molto da quello che cucino, ma essendo spesso fuori o avendo spesso ospiti a mangiare (come è accaduto ad esempio in questi lunghissimi giorni di festa)  mi capita anche di sbagliare le dosi di acquisto e trovarmi poi con panini o mezze forme stazionanti nel sacchetto a diventar dure come sassi o, sacrilegio, ad ammuffire

E ricette come questa mi piacciono particolarmente, perché suggeriscono appunto come riciclare il pane avanzato

800 ml di latte
300 gr. di pane vecchio
300 gr. di ricotta
1 cucchiaino da caffè di peperoncino
1 cucchiaino da caffè di origano
olio di oliva

Tagliare il pane a pezzettini, con una forchetta mescolare bene la ricotta col peperoncino e l’origano, far bollire il latte, accendere il forno a 250 gradi.
Appena il latte bolle unire piano pane e ricotta mescolando molto bene.
Appena gli ingredienti si sono amalgamati perfettamente, spegnere il fuoco.
Ungere di olio una teglia, disporvi il composto, mettere nel forno e cuocere per 20-25 minuti.
Gustare caldo accompagnato da fettine di formaggio, salumi, olive, pomodori secchi.

© Mitì Vigliero

Le Ricette Di Casa Placida: Gli Involtini Di Maria Pia

Altro foglietto pescato fra le pagine del libro; non è firmato, ma ho riconosciuto la grafia di Maria Pia, una nostra cugina di Cumiana, donna meravigliosa che però più che scrivere stenografava…;-)

Spero di aver “tradotto” bene questa ricetta che mi pare assai sfiziosa.

8 foglie di verza
2 pomodori perini
4 fette di mozzarella grandi (8 se la mozzarella è piccola)
2 perini (pomodori)
1 tazzina di brodo
burro
origano
sale

Lavare 8 foglie di verza intatte e sode e cuocerle 10 minuti in acqua salata bollente (meglio in una padella grande così non si accartocciano e piegano ma restano stese). Nel frattempo tagliare i perini in quarti e togliere i semi.
Tirare fuori le foglie cotte e stenderle su un canovaccio così si asciugano. Salarle un poco, posarci mezza fetta di mozzarella grande (o una intera se è piccola la mozzarella), un quarto di perino, una pizzicata di origano. Poi arrotolare delicatamente le foglie attorno al ripieno, ungere di burro il fondo di una pirofila, adagiarci le foglie ripiene e bagnarle col brodo.
Mettere in forno già caldo per una decina di minuti e non di più, basta si sciolga la mozzarella.

© Mitì Vigliero