Vi Racconto Una Leggenda Che Spiega Il Perché Le Camelie Non Hanno Profumo

Guardando le foto delle camelie fiorite nel parco di Villa Pallavicini a Pegli, mi torna in mente un’antica leggenda che racconta il perché questo magnifico fiore, abbia un unico difetto: la mancanza di profumo

 Un giorno il dio Vulcano sorprese la moglie Venere in stretto colloquio amoroso con Marte.
Pieno di tristezza, si sfogò col piccolo figlio di lei, Cupido; e questo si arrabbiò moltissimo con la madre, soprattutto perché aveva osato amoreggiare senza l’ausilio delle sue frecce.

Venere, offesa a morte, decise di non fargliela passar liscia; era sì il Dio dell’Amore, ma per la mamma restava sempre un ragazzino insolente.

Ordinò quindi alle Grazie, “tate” di Cupido, una punizione severissima: – “Frustatelo, quel mio figlio maleducato! E per flagellarlo usate rami di rose, affinché le spine gli lacerino la pelle!”

Tutti gli altri Dei rimasero sconvolti da tanta crudeltà; ma a Flora venne un’idea…

Ordinò a Zefiro di volare nella Terra ove si levava il Sole e, una volta giunto là, di raccogliere i rami di una rara pianta dai fiori rossi assai simili a quelli della rosa, ma dal gambo totalmente privo di spine.

Zefiro ubbidì, e ben presto consegnò alle Grazie le “fruste” innocue con cui punire il piccolo Cupido: il castigo fu quindi meramente formale, e il bimbo non sentì alcun dolore.

In compenso tutto l’Olimpo rimase estasiato dalla bellezza di quei fiori gentili e soprattutto dal loro profumo intensissimo, che ricordava quello dell’Ambrosia…

Ma Venere, scoperto l’inganno si sdegnò nuovamente e stavolta decise di vendicarsi sulla pianta stessa  ordinando che  venisse esiliata in un’isola sconosciuta e lontana e, come punizione finale, con un incantesimo le tolse lo splendido profumo.

Di quel fiore non si ebbero più notizie sino ai primi del 1700 quando Giorgio Kamel, un gesuita missionario sull’isola di Luçon, rimase incantato nel vedere una meravigliosa pianta a lui sconosciuta che gli indigeni chiamavano Tsubakki.

La portò con sé in Europa e le diede il suo nome: Camelia.

Così finalmente la bella e gentile pianta fu conosciuta e apprezzata anche da noi; ma purtroppo, per colpa di una Dea dal pessimo carattere, nessuno potrà mai più godere del suo magico profumo.

© Mitì Vigliero

A proposito di Placida Signora

Una Placida Scrittora ligurpiemontese con la passione della Storia Italiana, delle Storie Piccole, del "Come eravamo", del Folklore e della Cucina.
  • 2 March 2012 at 19:50Stefano
    solo una dea con la puzza sotto il naso lo avrebbe fatto.......
  • 2 March 2012 at 20:17Neuromancer
    è un bellissimo racconto. il venerdì santo, nel mio paese (Augusta), ci sono due processioni del Cristo morto, una alle 5 del mattino (anticamente è quella dei poveri) e una alle 5 di sera (quella dei nobili). in tutte due le occasioni, la bara è adornata con le camelie (procurate negli ultimi 30 anni da mio padre).
  • 3 March 2012 at 10:35Mitì Vigliero
    Neuromacer, raccontaci delle camelie di tuo papà! :-*


2 Replies to “Vi Racconto Una Leggenda Che Spiega Il Perché Le Camelie Non Hanno Profumo”

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