(L’attesa di Edward Hopper)
Sono giorni strani questi. Giorni di attesa.
Attesa di bufere di ogni tipo , capaci di coinvolgere popoli e nazioni intere.
E altre, piccole e private, che tutti noi potremmo affrontare con più calma e serenità se solo non fossimo circondati da quest’atmosfera greve e opprimente che ci nega ogni certezza.
Ma a differenza della donna ritratta da Hopper, che attende seduta immobile su una poltrona, io vivo l’attesa in continuo galòp che mi fa correre ovunque, impedendomi non solo di scrivere qui e altrove, ma – a volte – anche solo di pensare.
Prima o poi riuscirò a sedermi anch’io.
Galoppa con calma, tesoranostra. Noi ti aspettiamo.
ZiaPaperina, :-*