Le Ricette di Casa Placida: ‘A Fugassa co-e Purpe. Antico “pan dei morti” Ligure

La Focaccia con la Polpa d’Olive

Chiamata Fugassa co-e purpe nel Levante ligure mentre nel Ponente è la Fugassa co-a murcia, nacque per utilizzare sino all’ultima briciola le olive appena spremute nei frantoi e, per tradizione e periodo, un tempo si trovava dai fornai solo a novembre, essendo un cibo tipico del periodo “dei Morti.

Il grande scrittore Vittorio G. Rossi (1889-1978) così raccontava i suoi ricordi d’infanzia a Santa Margherita Ligure:

“Quando c’era la Novena dei Morti, mia madre ci portava alla novena; era ancora notte, non c’erano neanche i primi segni dell’alba; si usciva nell’aria fredda di novembre, gli occhi pieni di piombo, alzarsi dormendo, fare i primi passi dormendo, imbattersi in quell’aria, sentire come una ferita e poi entrare nella chiesa coi lumi e le preghiere.
E poi lei ci portava nel forno appena aperto, c’era la “focaccia con le polpe”.
Era calda, nerastra, piena d’olio; c’erano dentro i piccoli pezzi di polpa di olive spremute nel frantoio e adesso ogni tanto mi tornano quelle mattine buie di novembre, quella luce tremolante che faceva chiaro ai morti e il sapore oliato e caldo della focaccia, e mia madre che amministrava quelle nove mattinate di cerimonia funebre, e riuniva i vivi e i morti, e le preghiere e la focaccia, come se tra il mondo di là e quello di qua lei sapesse senza dubbio alcuno quello che c’era, e come bisognava comportarsi” (da Maestrale, Mondadori, 1976 )

Se volete provare a farla in casa, la ricetta è questa:

1 kg di farina
lievito di birra
150 gr di olive nere taggiasche in salamoia o un barattolo del cosiddetto “patè d’olive”
olio
sale fine.

Se non usate il paté (di cui ne bastano 3,4 cucchiai abbondanti) , snocciolate le olive e pestatene nel mortaio (o col mixer) la polpa; mettetela in una ciotola unendo 2 cucchiai scarsi d’olio.

Impastate la farina unendo alla pasta la polpa d’olive e un po’ di sale. Lasciate lievitare a lungo, anche tutta una notte.

Disponete uniformemente la pasta – che risulterà quasi nera – sulla teglia unta (se la preferite più alta, usate pure una tortiera rotonda) , versate ancora un filo d’olio e con la punta delle dita schiacciate la pasta producendo anche qui le caratteristiche fossette della focaccia ligure.

Infornare a forno molto caldo, 240° e tirarla fuori quando è dorata (se alta, fare la prova stecchino); servire calda

© Mitì Vigliero

A proposito di Placida Signora

Una Placida Scrittora ligurpiemontese con la passione della Storia Italiana, delle Storie Piccole, del "Come eravamo", del Folklore e della Cucina.
  • 25 October 2011 at 09:54Valentina Quepasa
    faaaaameeeee!
  • 25 October 2011 at 09:57Mitì Vigliero
    con quella passa subito ;-)
  • 25 October 2011 at 09:58Noeyalin
    mamma mia. Anche solo il nome rende perfettamente l'idea della goduria :-)
  • 25 October 2011 at 10:00Librando
    Con un bicchiere di pigato. E magari due fette di Sant'Olcese. La voglio. Ora. Subito. Grazie.
  • 25 October 2011 at 10:02Mitì Vigliero
    Noe, è goduriosissima.
  • 25 October 2011 at 10:02Mitì Vigliero
    Librando, mando via fax?
  • 25 October 2011 at 10:15Mitì Vigliero
    Niky, le molche son "la murcia" della riviera di ponente. Hai la ricetta di quel tuo pane?
  • 25 October 2011 at 10:44Noeyalin
    slurp
  • 25 October 2011 at 10:45(C)V
    me ne parla con grande goduria il marito, però dice che dai panettieri è ormai introvabile (non si trova nemmeno da Pinamonti...) :-(
  • 25 October 2011 at 10:59Mitì Vigliero
    Niky, grazie!
  • 25 October 2011 at 10:59Mitì Vigliero
    Noe, eh ;-*
  • 25 October 2011 at 11:00Mitì Vigliero
    (C)V, ma che tristezza...:-( Fanno focacce cosparse di olive, ma non sono la stessa cosa!


5 Replies to “Le Ricette di Casa Placida: ‘A Fugassa co-e Purpe. Antico “pan dei morti” Ligure”

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