Toccaferro in Pillole – Noce e Noci: Sesso, Streghe e Soldi

Nella Roma del tempo di Catullo le noci, grazie alla loro forma che ricorda anatomici attributi maschili, simboleggiavano virilità e forza proliferatrice (infatti erano dette Jovis glans, le “ghiande di Giove”) ed erano considerate afrodisiache, tanto che durante i banchetti di nozze venivano distribuite come oggi i confetti, da consumare con apposite focaccine: per questo si dice “Pane e noci, mangiare da sposi”.

Nel Medioevo invece, forse per punizione della sensuale nomea, il noce venne ritenuto il pericoloso “albero della notte“, sotto le cui fronde si radunavano spiriti maligni di ogni tipo;  famoso era  il “Noce di Benevento” ove si diceva che la vigilia della festa del Battista (24 giugno) si radunassero tutte le streghe italiane per un Sabba infernale.

E per colpa di quelle cattive compagnie, in Sicilia si pensa che dormire sotto un noce  faccia risvegliare storpi; in Calabria con l’emicrania, nelle Marche con la febbre.

In realtà l’unico pericolo possono essere i fulmini; è un albero talmente bello, alto e maestoso, che spesso purtroppo li attira.

Invece i frutti di questo meraviglioso albero sono sempre di buon augurio: l’unico avvertimento è mangiarne pochi – sono ipernutrienti e possono risultare pesanti – e sempre in numero dispari.

Tre noci mangiate a Capodanno mentre scocca la mezzanotte portano ricchezze; mescolate ad altri cibi infondono coraggio in ogni campo e il liquore ottenuto dai malli, il celeberrimo nocino, avrà virtù magiche solo però se le noci saranno state raccolte tra il 23 e il 24 di giugno, giorni dedicati a San Giovanni.

In Liguria le noci sono simbolo di prosperità e benessere economico tanto che le mance e le gratifiche date a Natale venivano dette “dinâ da nöxe“, denaro della noce

© Mitì Vigliero

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A proposito di Placida Signora

Una Placida Scrittora ligurpiemontese con la passione della Storia Italiana, delle Storie Piccole, del "Come eravamo", del Folklore e della Cucina.
  • 7 July 2011 at 08:40Mitì Vigliero
    In Liguria si chiama "noxe". E da voi?
  • 7 July 2011 at 09:00Stefano
    mi pare.......... ma non ne sono totalmente certo......che da noi si chiami NOCE...... :))))
  • 7 July 2011 at 09:02Mitì Vigliero
    Stefano, la tristezza d'esser fiorentini...(però lo pronunciate benissimo) ;-****
  • 7 July 2011 at 09:06Librando
    Milano: nos (pronuncia "nus"). E grazie per aver spiegato finalmente quel "pan e nus, mangia' da spus" che mi ha riempito di dubbi sin dall'infanzia. Non immaginavo tanta libidine ;)
  • 7 July 2011 at 09:09Stefano
    mi dicono che a Massa la noce(frutto)...la chiaman NOCIA.......
  • 7 July 2011 at 09:09Mitì Vigliero
    Librando, ;-D (però l'idea delle noci usati al posto dei confetti non è male, vero?).
  • 7 July 2011 at 09:09Mitì Vigliero
    Stefano: nocia mi mancava. Segno. Grazie! :-*
  • 7 July 2011 at 09:14Mitì Vigliero
    Veneti help! Sul dizionario veneto trovo "nosa" e "nogara". Che differenza c'è?
  • 7 July 2011 at 09:15degra
    vercelli: nus. (la nocciola è nisòla, le noccioline o arachidi sono galeuti con la eu francese di bleu)
  • 7 July 2011 at 09:18Mitì Vigliero
    degra, galeuti è bellissimo :-) (qui bagiggi. )
  • 7 July 2011 at 09:21la strega
    nüs e nisürei tortona / nüse e bagiggi a novi
  • 7 July 2011 at 09:22degra
    in riviera di ponente (credo, che non capisco mai da che parte è ponente e levante, comunque dopo savona verso la francia) le chiamano pistacci, le arachidi, mentre i pistacchi non sono pervenuti (anni di incomprensioni con amici che portavano arachidi invece dei pistacchi che adoro).
  • 7 July 2011 at 09:22Mitì Vigliero
    la strega, novi è decisamente liguria ;-*
  • 7 July 2011 at 09:24la strega
    in effetti :) (infatti quando mia suocera mi parla in dialetto faccio parecchissima fatica a capire :D)
  • 7 July 2011 at 09:24Mitì Vigliero
    degra, riviera di ponente è quella che va da genova verso savona/francia. riviera di levante quella che va da genova verso spezia/toscana. amo anch'io i pistacchi, tantissimo.
  • 7 July 2011 at 09:25corax
    Trentino occidentale: nus, golàne (nocciole), golàne 'miricane o bagigie (arachidi). "Pan e nus, magnar da spus" lo diceva sempre mia nonna :)
  • 7 July 2011 at 09:28corax
    Per il veneto potrei azzardare: nogara = IL noce, nosa = LA noce
  • 7 July 2011 at 10:07Mitì Vigliero
    la strega, è di tortona la suocera?
  • 7 July 2011 at 10:08Mitì Vigliero
    corax, sì, potrebbe essere così. grazie! :-*
  • 7 July 2011 at 10:10la strega
    no, novi (cit. :D) io sono di tortona
  • 7 July 2011 at 10:14aleza77
    @mitì: nosa è il frutto. nogara è l'albero. in veneto, per dire che una persona è noiosa si dice "el xè na nosa".
  • 7 July 2011 at 10:15g qua(r)k ★☭
    Novara: nus per la noce, nisciòla per la nocciola, spagnulèta per l'arachide. Stranamente non ci sono ü
  • 7 July 2011 at 10:17mbuto
    confermo: le noci, mangiate in gran quantità sono... nocive :O :D
  • 7 July 2011 at 10:18Mitì Vigliero
    la strega, avevo "sconfuso" ;-)
  • 7 July 2011 at 10:19Mitì Vigliero
    aleza, noioso come una noce? non l'avevo mai sentito, grazie!
  • 7 July 2011 at 10:21Mitì Vigliero
    guido, "spagnolette" è anche termine italiano (segnato come "ant.")
  • 7 July 2011 at 10:21Mitì Vigliero
    mbuto, come tutte le cose buone (la maledizione dei golosi ;-)
  • 7 July 2011 at 10:27Chiaracaffè
    Mia nonna diceva sempre pan e nus mangiar da spus, nus e pan mangiar da can :) A Parma la noce si dice nòza, le arachidi scachètt
  • 7 July 2011 at 12:26Mitì Vigliero
    Chiaracaffè,"scachètt". è buffo!
  • 7 July 2011 at 12:33farmaciaserrage
    Dina da noxe effettivamente ci viene chiesto da qualche signora quando chiede i campioni di creme o qualche regalino!
  • 7 July 2011 at 12:37Mitì Vigliero
    farmaciaserrage, bello anche in quel senso!


2 Replies to “Toccaferro in Pillole – Noce e Noci: Sesso, Streghe e Soldi”

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