La frase originaria – pare nata in Francia – era “Trattare coi guanti gialli“, considerati alla fine dell’Ottocento il massimo dell’eleganza e della raffinatezza.
Si riferiva, ironicamente, ai rapporti tenuti con persone spocchiose e suscettibili, che dovevano essere calibrati sull’estrema e attenta gentilezza per non suscitarne le ire.
Ma passando in fretta la Moda, i guanti gialli del modo di dire divennero definitivamente bianchi, come quelli di maggiordomi e camerieri.
Nelle divise da lavoro, infatti, questi da sempre indossavano guanti di stoffa di quel colore; più sottili e fini per servire a tavola o per aiutare a vestirsi, più robusti ma sempre morbidi per certe pulizie casalinghe, come la lucidatura degli argenti o il lavaggio/spolvero di delicatissimi oggetti quali cristalli e porcellane, manovre durante le quali statuine, bicchieri e affini venivano maneggiati con estrema, delicata e gentile cautela.
Ah bella, mi mancava! Ora mi metto un cartello sulla schiena: trattare coi guanti bianchi (o anche gialli, va bene uguale!)