Non sono un tipo particolarmente ordinato.
Spesso semino in giro per casa le cose, e poi divento matta a ritrovarle.
Colpa del continuo galòp, faccio tutto di corsa e contemporaneamente.
Ad esempio rispondo a un’intervista telefonica mentre sistemo la spesa in cucina dividendola fra frigo, sportelli, dispensa e contemporaneamente metto a posto la roba stirata che la colf mi lascia ordinatamente sistemata sul tavolo, il tutto svolazzando frenetica come una libellulona per tutta casa.
Non mi stupisco quindi se, all’ora di pranzo, aprendo il frigo per tirar fuori il burro mi trovo di fronte una pila di mie mutandine mentre un panetto di burro languidamente si scioglie nel secondo cassetto del comò.
In compenso vi è una cosa che perdo definitivamente ogni volta che la uso: le forbici.
“Dove sono le forbici” e ”Hai visto le forbici?” sono le frasi che risuonano più spesso fra queste pareti.
Indarno.
Ho perso il conto di quante paia ne abbia comprate.
Piccole, grandi, da sarta, da carta, da unghie, da cuoco e da tappezziere.
In casa dovrebbero essercene almeno una decina (e non scherzo).
Eppure ogni volta che mi servono, non ci sono.
Sparite.
Volatilizzate.
Svanite nel Nulla.
Forse provano verso di me un’antipatia istintiva, o un vero terrore.
Insomma, mi rifuggono. Preferiscono trascorrere la loro esistenza nascoste e neglette, rischiando la ruggine, pur di non farsi nemmanco sfiorare dalle mie dita…
Ora dovrei fasciare con carta adesiva le assi della dispensa.
Per tagliarla, visto che non trovo le forbici, userò un coltello da cucina: quelli almeno non li perdo.
Voi non perdete mai nulla, in casa?
perdo le cose quando le sposto. tanto mi dico mi ricorderò di averle messe qui.
col cavolo!!!!!!!!!!!!!
Rita
“Delle cose scomparse”: credo che potrebbe essere uno dei capitoli più lunghi della storia della mia vita.
I paragrafi principali riguarderebbero:
– gli oggetti dispettosi che si camuffano per non farsi vedere ma si trovano al loro posto;
– quelli che trovi in tutt’altro posto ( tipo l’olio o il sale nel frigo, tanto che ora è il primo posto in cui guardo quando li cerco);
– quelli bisbettici che non solo ricompaiono solo se tu, disperato, ne hai già comprato un altro ma lo fanno proprio sotto il tuo naso e dove solitamente vengono riposti;
– il fantasma dei calzini che a ogni lavatrice si ruba uno o due calzini e te li restituisce dopo almeno un mese: con lui ho trovato un accordo, metto i calzini in un angolo del cassetto e aspetto paziente che Lui mi restituisca l’altro. E’ un buon fantasma, preciso, che restituisce sempre tutto, basta avere pazienza;
– le false sparizioni: riguardano tipicamente mio marito e mia figlia che ha ereditato il gene della “gallina cieca” e si verificano per cose che sono al loro posto, magari sotto un’altra o spostate di meno di un cm: si tratta in realtà di false sparizioni ma quando accadono nell’istante in cui sei pronta per uscire per andare al lavoro possono sconvolgerti la vita!
Di solito, da tutte queste sparizioni, mi consolo ricordando Freud che diceva che se una cosa si dimentica è perché non se ne ha realmente bisogno…….
Perdo in casa molte cose, non solo le forbici. Ma non è colpa mia e nemmeno del galop. Nella mia casa ci sono nanetti e coboldi che si divertono a farmi disperare.
Ha! Qui l’attività principale è cercare qualcosa che dovrebbe essere al suo posto ma è stata seppellita sotto un tale cumulo di roba (altrui) che ci vogliono gli scavi di Pompei. Poi ci sono gli incapaci per scelta, che non trovano mai niente anche se perfettamente a posto e aspettano che arrivi tu per cercarla (e trovarla) oppure ti telefonano in ufficio pensando che pratichi la rabdomanzia a distanza. Quando erano piccoli arrivavo a minacciare punizioni corporali ma non è servito a niente (piange sommessamente)
per le forbici che anche io perdevo frequentemente, ho trovato una soluzione.
Ne ho comprate un paio con un magnete sulla custodia e ora sono attaccate sotto la cappa dei fornelli. L’importante è, dopo averle usate rimetterle al loro posto!!! Ho fatto da poco un super trasloco e ho ritrovato un mare di cose “disperse in casa”. E’ stata una gioia, un susseguirsi di ho!!!! che bello!!! ma guarda tu dove erano finiti…..ecc ecc
la cosa importante è non perdere le persone care, soprattutto il marito; tutto il resto fa volume e poi si può ricomprare.
I temperini. Non li perdo io, spariscono. Non li trovo per giorni e giorni, poi mi ricompaiono all’improvviso davanti al naso. Ho temperini sparsi in ogni angolo ma non sono mai presenti tutti nello stesso momento. Sono sicura che in casa mia ci sono degli gnomi con la passione per il disegno.
Aggiungo un vecchio detto:
Se mano altrui non prende,
canton di casa rende.
Gli occhiali e le chiavi sono la mia dannazione… per non parlare del telefono cellulare che, però, si trova al primo squillo.
benvenuta al club!!
io perdo anche gli occhiali avendoli sul naso!!!:))))
:D mi ritrovo in molti commenti .
Quando non trovo il cellulare e gli occhiali ripeto più volte a voce alta- come faceva mia nonna- “La casa non ruba, nasconde”… e continuo a cercare fino a strepitare, perchè devo uscire di corsa, “Sì, ma certi oggetti si mimetizzano proprio bene”
E di quando esci da una stanza per andare a prendere una cosa che ti serve in un’altra, e durante il tragitto ti dimentichi COSA TI SERVIVA? NE PARLEREMO VERO?