Il cosiddetto Tipo Acuto è un individuo dotato, appunto, di un acume straordinario; la sua vivacità cerebrale è estremamente lampante, soprattutto nelle sue brillantissime constatazioni.
PierPaola è uno di questi esseri, a cui Sherlock Holmes fa un baffo: la incontrate, per esempio, al supermercato mentre spingete un carrello stracolmo di frutta, verdura, detersivi, scatolame vario eccetera.
L’eccelsa vi fissa a lungo con occhio scaltro e all’improvviso vi domanda:
“Fai la spesa?”
Se vi imbattete in lei sulla spiaggia mentre gocciolando acqua salata arrancate verso la vostra sdraio camminando sui durissimi sassi con le eleganti movenze di un orango sovrappeso e tenendo in mano pinne, maschera e boccaglio, siate pur certi che la genialoide, dopo avervi sottoposto ad un’accurata osservazione, vi chiederà:
“Hai fatto il bagno?”
Se sarete sui gradini di una chiesa voi, di bianco vestite, con un velo sul cranio e un mazzolino di fiori d’arancio tra le mani, verrete sicuramente avvicinate dalla perspicace fanciulla che, tutta elegante e regolarmente munita d’invito alla cerimonia, vi porrà la scaltra domanda:
“Ma ti sposi?”
In tutti i casi non avrete mai nulla di intelligente da ribatterle; pensarete in preda al panico che il vostro quoziente intellettivo non sia affatto all’altezza del suo dato che, agli astuti quesiti posti da PierPaola, non si potrà che rispondere un sì o un no a seconda dei casi, sentendosi inoltre un po’ stupidi nel farlo.
E lei, biecamente fiera della sua sagacia, ogni volta vi chiederà di rimando:
“E perché?”
Della stessa serie: La Strafiga
Hai scritto un post?
Luca, leggi la risposta che ho dato a Francesco ;-*
Ti cito una frase del film “The Losers”, che ho trovato piuttosto divertente e che consiglio: “ma è la giornata delle domande cretine?”, dice uno dei personaggi alla seconda volta che gli chiedono se riesce a camminare, dopo gli hanno sparato a tutte e due le gambe ;)
ho letto:) e perchè
Anni fa applicai voluttuosamente una risposta che avevo letto sul Corriere dei Ragazzi nell’adolescenza. A uno che (nè la cosa mi sorprese conoscendo il tipo) mi chiese: “Ti sei fatto crescere la barba?” risposi: “no, è un impasto di peli, colla e segatura per proteggermi dal buco nell’ozono”.
Ancor più anni fa, al liceo eravamo quasi tutti rientrati in classe dall’ora di ginnastica. La prof. spiegava, quando si aprì la porta ed entrò un nostro compagno sorretto a spalla da altri due, paonazzo in viso, grondante sudore, l’aria affranta & dolorante. E la professoressa: “Oh! Ti sei fatto male?” Così il drammatico rientro del malcapitato fu accolto da una fragorosa risata generale.
sabato scorso, in libreria, ho sentito battermi sulla spalla, mi son girato e c’era il mio compagno di banco della scuola media; era da più di un anno che non ci vedevamo e lui è tornato a Crema da poco; dopo un momento di sorpresa non ho saputo dir di meglio di: “Ma ciao! Cosa ci fai qua?”
“Compro un libro”, ha risposto sconsolato lui.
che acume, che prontezza di spirito, eh?
Santo cielo io con le persone così non so mai che rispondere e mi rimane sempre il dubbio che mi stiano prendendo in giro.
per evitare mia suocera che ogni volta che stendevo il bucato (in media … ogni giorno!), mi chiedeva “stendi?” mi sono comprata l’asciugatrice!!
In quanto a suocere, la mia, quando telefonandoci a casa chiedeva “siete tornati?” lo faceva dando alla domanda una intonazione estremamente ansiosa, al punto che perfino mio marito una volta ha risposto “no, siamo morti sull’autostrada”.
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