Quando sbottiamo dicendo “Oggi è stata una giornata nera!“, difficilmente ci rendiamo conto di star parlando esattamente come un antico romano.
Il calendario dei Romani, infatti, considerava un giorno di ogni mese infausto: e in quel giorno era sconsigliabile – se non addirittura proibito – intraprendere qualunque azione importante sia privata che pubblica.
Il periodo più propizio alla giornata infausta poteva essere dopo le idi (che cadevano il 13° o il 15° giorno del mese), dopo le none (5° o 7°) o dopo lecalende (il 1° del mese).
Ma poiché il calendario romano era mobile e complicatissimo, ossia aveva sì i giorni fissi di none, calende e idi, ma gli altri variavano di lunghezza e venivano definiti a seconda della distanza dal giorno fisso successivo ( l’avevo detto che era complicato no? ;-) si può dire che giorno infausto poteva essere il 14, o il 16, o il 2, o il 6 o l’8.
Più o meno.
In ogni caso c’erano nell’anno i giorni ufficialmente infausti, quelli in cui – nel passato – erano accaduti avvenimenti tragici per la comunità e l’Urbe tutta: sconfitte di eserciti, disastri naturali, invasioni nemiche, incendi ecc ecc.
E poi c’erano i giorni privatamente infausti, quelli cioé in cui ogni romano nel suo piccolo aveva subìto o vissuto personamente una disgrazia particolare (fallimento, lutto, malattia ecc ecc).
E i Romani – da bravi superstiziosi – sui loro calendari personali (erano tavolette in pietra) segnavano diligentemente in bianco legiornate particolarmente positive, felici e allegre; in nero (in lat. ater) quelle tristi o sfortunate dette – proprio dal colore del segno – dies atros : i giorni neri.
E voi, avete una data da segnare come “giornata nera”?
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Non facendomi mai mancare niente aggiorno il giorno nero settimana per settimana…
il giorno in cui ho scoperto che babbo natale non esisteva.
17 agosto. Da allora in quel periodo mi rintano in luoghi poco frequentati e aspetto che passi.
Tanti, troppi, ultimamente…
Sono però dotata di una saggia dose di ottimismo e riesco, prima o poi, ad archiviarli nel dimenticatoio… quasi tutti, meno quelli nerissimi!
Un caro saluto e buon weekend :-)
infatti qui oggi a Milano il cielo è grigio scuro quasi piove, e la giornata è davvero nera.
interessante la faccenda dei giorni neri dei romani.
Curiosamente anche gli aztechi avevano 5 giorni neri, detti nemontemi nel loro calendario solare (lo xiuhpohualli), composto da 360 giorni, suddivisi in 18 “mesi”.
Chi nasceva durante uno di questi 5 giorni, si portava la sfortuna addosso per tutta la vita.
Ciao!
Tlaz