La gloriosa tradizione dolciaria italiana è dolce persino nei nomi; avete un’idea di quanti “baci” ci siano?
Primo il Bacio di Dama, nato nel 1893 nella premiata pasticceria Zanotti di Tortona; da più d’un secolo mantiene la stessa forma e la stessa composizione: due semisfere di mandorle, zucchero, burro, farina che abbracciano un dischetto di cioccolato fondente e, curiosità, i veri Baci di Tortona non devono pesare né più né meno di 11 grammi.
Più frivolo è il Bacio di Lucia, nato nel 1906 a Lecco, patria dei Promessi Sposi: la forma è la stessa del bacio tortonese però cambia il colore perché, al posto della mandorla, la calotta può esser di arancia, pistacchio, noce, nocciola o caffé.
Stretti parenti sono i Baci di Asti e i Baci di Aqui, mentre i Baci di Alassio e i Baci di Sanremo, nati attorno al 1910, sono più cicciotti (20 gr. l’uno) e composti di nocciole piemontesi, albume, miele, zucchero, mentre la crema è fatta di cioccolata e panna bollita.
Di tutta altra pasta, persino nel nome ugualmente però romantico, sono i Sospiri Sardi: pasta di mandorle, miele e liquore di mirto.
Ma veniamo ora al Bacio più famoso del mondo.
Era il 1907 e quattro signori di Perugia, Annibale Spagnoli, Francesco Andreani, Leonardo Ascoli e il grande Buitoni, fondarono La Perugina.
Nel 1922 la signora Luisa, moglie di Annibale, essendo dotata di quella qualità che distingueva un tempo le brave massaie, ossia l’odio per lo spreco, decise di riciclare le briciole delle nocciole che regolarmente avanzavano impastandole in cioccolato fondente e decorandole con una nocciola intera che sporgeva “come la nocca del dito centrale in un pugno chiuso”.
Perciò quando Annibale vide per la prima volta il geniale dolciume, decise di battezzarlo Cazzotto ma dopo poco Buitoni, captando dialoghi fra innamorati in cui lui diceva a lei “Cara, vuoi un cazzotto?”, suggerì all’amico-socio di cambiare il nome in qualcosa di più…gentile: fu così che nacque il Bacio Perugina.
Però non tutti sanno che l’enorme successo di pubblico del famosissimo ex cazzotto è dovuto in massima parte a Federico Seneca, illustratore veterano dei pubblicitari al quale, da subito, la Perugina affidò l’incarico di lanciare sul mercato il prodotto.
Fu lui a creare la celebre figura dei due innamorati abbracciati; fu lui a volere l’inconfondibile sfondo blu zaffiro punteggiato di stelle e fu sempre lui ad avere l’idea da Nobel Pubblicitario, quella cioè d’inserire nella stagnola dei Baci fogliettini di carta velina su cui, all’inizio, erano stampate frasi buffe e divertenti, tutte inventate da Federico.
Ma una di queste, “Meglio un bacio oggi che una gallina domani”, firmato “Seneca”, creò un grave incidente diplomatico con la Curia Romana: un altissimo prelato (si dice il peccato, ma non il peccatore) totalmente privo di humor, scrisse una lettera in cui redarguiva violentemente la Perugina che si era permessa di attribuire al grande filosofo latino una frase “così ridicola e sciocca”, minacciando persino “querela per falso storico”!
Perciò, da allora, Seneca cambiò metodo, stampando sui cartigli frasi più sicure perché rigorosamente autentiche, romanticissime e soprattutto, ahimé, serissime.
Post dolcissimo stamattina, ed io stò sospirando per un Sospiro Sardo, evvabbè mi accontenterò di qualche ovetto di cioccolato reduce pasquale.
Buon Sabato e Domenica;)
Questo Post è un attentato alla dieta Post-feste pasquali !!!
vado a mangiare un cioccolatino
ciao Andrea
Mmmmmmmmmmmmmm il bacio perugina è il mio cioccolatino preferito Mitì:
essendo abbastanza grande lo posso gustare in piú tappe, ovvero in due o tre morsi, prima mi gusto la nocciola, poi con tutta calma il resto …prolungando al massimo quel momento di abbandono al piacere del palato.
Buon fine settimana e tanti baci……
mitì: il bacio di dama è, effettivamente, nato a Tortona ma la leggenda narra che il pasticcere che se l’è inventato fosse novese e, dopo qualche tempo, tornando a Novi Ligure, avesse avviato lì la produzione dello stesso bacio. per ciò la diatriba tra Novi e Tortona sulla paternità è tuttora accesa.
Comunque è di Tortona.
Mimosa, anche gli ovetti sono dolcissimi com baci ;-*
Silenzi, ottima idea ;-*
Tittieco, se ti legge la Perugina ti assume subito come portavoce! :-)*
Strega, non conoscevo la leggenda, grazie! :-**
A Verona c’è un pasticcino dolce che si chiama “bacio di Giulietta”
Gianni, da mettere fianco del Bacio di Lucia (Mondella) :-)
C’è sempre da imparare!
Interessante la storia del Bacio Perugina, dovrebbero fare una statua a grandezza naturale della signora Luisa e metterla all’ingresso della Perugina, in segno di gratitudine. L’idea del riutilizzo delle briciole di nocciole è stata geniale!
NonnaPapera, e quella Signora Luisa era decisamente speciale, visto che si trattava di Luisa Spagnoli! http://it.wikipedia.org/wiki/Luisa_Spagnoli
ma non tutti gli amori sono sinceri…
quindi,per scambiarsi false promesse d’amore non c’è di meglio dei…
Baci di Giuda
INGREDIENTI:
cioccolato fondente 200gr
cacao 2 cucchiaini
panna 100gr
nocciole a pezzi 50gr
fondente 200gr
PREPARAZIONE:
Scaldare la panna aggiungere il cacao e la cioccolata fondente quando tutto e sciolto e ben amalgamato aggiungere le nocciole e mischiare.mettere in frigo per qualche minuto per raffreddare,con il composto fare delle palline grosse come ciliegie.
Fondere il fondente in microonde al raggiungimento di 31 gradi tuffare le palline nel cioccolato toglierli con una forchetta e lasciare asciugare su della carta da forno.se si vuole come alternativa invece che ricoprirli con il cioccolato si possono rotolare nella polvere di cacao…
pari pari copiata da qui…
http://www.ilquintovizio.com/?tag=giuda
costo approssimativo….circa trenta denari… da consumarsi con moderazione,un eccesso potrebbe provocare rimorso…con conseguenze letali…oppure….reazioni canterine esagerate….
quasi ogni città d’italia ha i suoi baci se c’è una pasticceria:)
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