La Zuppa Sardovaldostana (e pure un po’ parmense) di Mitì

E’ il secondo foglietto scritto da me che trovo nel libro; sono riconoscibili, digitati al pc e poi stampati.
Confesso che mi divertono di più quelli scritti a mano: è come una sorpresa ogni volta.

Però questa zuppa è davvero buona, o almeno, a me piace molto e riscuote sempre un grande successo ogni volta che la cucino.
Ricordo di averla “inventata” una domenica invernale, con 4 amici milanesi bloccati dal traffico del ritorno e ospitati per una cena al volo e il frigo languente; solo del brodo (grazie a un bollito fatto il giorno prima), nessun tipo di pasta in quantità sufficiente (persino il riso bastava al massimo per un risottino per due),  della fontina valdostana buona buona… Ma come si dice, necessità aguzza l’ingegno ;-)

Brodo di carne
Pane carasau (quello sardo sottilissimo e secco in forma rotonda)
Fontina o gruyere
Parmigiano grattugiato
Pepe nero

In ciascun piatto fondo dove si servirà la zuppa, mettere uno strato di pane carasau, cospargerlo abbondantemente di parmigiano e fontina tagliata a lamelle sottilissime, altro strato di pane, altro cospargimento di formaggi, spolverata finale di pepe.
Quando gli ospiti saranno seduti a tavola, versare nei piatti due o tre mestoli di brodo bollente; il pane si ammorbidirà, i formaggi fonderanno e buon appetito.

© Mitì Vigliero

A proposito di Placida Signora

Una Placida Scrittora ligurpiemontese con la passione della Storia Italiana, delle Storie Piccole, del "Come eravamo", del Folklore e della Cucina.


28 Replies to “La Zuppa Sardovaldostana (e pure un po’ parmense) di Mitì”

  1. Ho il brodo di carne già pronto, la fontina e’ nel frigo”non mi manca mai” il grana pure, devo solo comprare il carasau ma si fa’ presto, il fornaio e’quasi sotto l’ufficio, e gia’ da ora mi sto augurando buon appetito per questa sera, GRAZIEEEEE
    UN BACIONISSIMO.

  2. Placida, io ci sto: le uniche cose che so fare sono decisamente napo-romane, però le miglioro sempre con piccole aggiunte nordiche (o nord-americane, o addirittura indiane). Dicono tutti che sono eccellenti!

  3. con l’uovo potrebbe diventare..

    sardoromavaldostapadana…

    roma x l’uovo….
    padana x il grana

    se poi uno lo sostituisce con il parmigiano…

    diventa…sardoromavaldostaemilignola…

  4. Semplice e gustosa, sicuramente!
    E poi a me le zuppe (tutte)piacciono
    “una cifra” come dice Roby, il figlio quattordicenne di una mia cara amica.

  5. tutto fa brodo…

    Se il brodo fosse stato caldo come il vino, il vino vecchio come il pollo, il pollo grasso come la cuoca, la cuoca pulita come le mie tasche, sarebbe stata una cena impagabile (Jean Porta).

    Un bravo cuoco e’ un individuo bravo abbastanza a dare alla sua zuppa un nome diverso ogni giorno (Jack Klugman).

    Ieri sera sono andato a mangiare in una trattoria all’aperto…

    – Ma scusa… ieri sera pioveva a dirotto!!!

    – Ah… ecco perché c’ho messo due ore per finire il brodo!!!!

  6. per la serie…il dado è tratto…

    quando facevo il militare , lo scherzo del dado del brodo nello spruzzatore delle docce era uno scherzo molto in voga…..

  7. BRODO DI MAGRO ALLA CERTOSINA

    Fate cuocere mezza dozzina di rane in due litri d’acqua insieme ad alcuni gamberi che avrete scottato a parte in olio con sale, un poco di burro, cipolla e sedano gettando l’0ina le erbe aromatiche.

    Mettete le rane in un mortaio, pestatele con il martelletto e quando il tutto sarà ridotto come una poltiglia, mettetelo in colino e versatevi sopra il brodo suddetto, così che colando trascini insieme il sugo delle rane e dei gamberi pestati.

    Poi rimettete il brodo a bollire, per farlo meglio concentrare, e servitevene per minestra di magro.

    trovato fra le ricette di un sito di cucina……c’è qualcuno disposto a provare….?????
    unica raccomandazione evitate di dire gli ingredienti agli invitati..ditegli..che è un vostro segreto…è meglio

  8. ottima questa tua versione ,sicuramente, nella mia dispensa non manca mai x si presta a molteplici e sapide versioni secondo l’estro oppure quello che passa il frigo buona giornata

  9. Oh si si, la riconosco, mi riconosco, quante donne riconosco in questa zuppa al volo. A casa la chiamiamo “la seuppa di…carta”. Quanto è buona!!!
    Un bacione. Kat

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