Nel 1881, alla Scala di Milano, in piena Belle Epoque, venne messo in scena uno spettacolare balletto intitolato “Ballo Excelsior”, la cui musica divenne famosissima; rappresentava allegoricamente la vittoria della civiltà meccanica sull’oscurantisimo, con entusiasmo per le nuove scoperte e i progressi fatti: dal battello a vapore alla pila, dal canale di Suez al traforo del Fréjus.
In latino “excelsus” significa “più alto; di classe superiore”, e grazie proprio al successo enorme del balletto, che richiamò in città moltissime persone venute da ogni dove per vederlo, in suo omaggio furono molti gli alberghi che sino ai primi del Novecento decisero di chiamarsi così, intendendo offrire ai clienti un servizio “più di classe, più distinto, più alto”, a partire ovviamente dai prezzi.
Celeberrimi sopravvissuti di quest’epoca sono il Grand Hotel Excelsior del Lido di Venezia e l’Excelsior Palace Hotel di Rapallo.
E a proposito di cose “più alte” e sublimi, qui c’è l’Ode alla Focaccia
Il tuo blog dovrebbe chiamarsi Placido Excelsior!
Che bello! Carissima Mitì, da quando ho iniziato a leggere le pagine del tuo blog sto imparando un sacco di cose! Fai delle ricerche davvero interessanti. Quindi grazie… In un certo senso è un atto di amore nei nostri confronti.
Ps: che bella la locandina!! ADORO il design della Belle Epoque!!
Beppe, :-*!
Pamina, io adoro tutta quell’epoca. Era così vivace e piena di speranze e ottimismo…:-**
Mangiare la focaccia stando seduti su una terrazza dell’Excelsior di Rapallo ascoltando l’Excelsior…questo è un sogno!
Io mi potrei permettere un “Infimor”. Ma, già che ci siamo, perché i cinema si chiamano “Odeon”? :-)
O.T. espresso desiderio con stella, venuta fuori frase da “settimana enigmistica, metti in ordine le parole”, tipo “voglio una torta gigantesca e dolcissima, presto, al cioccolato”. Dici che la stella mi ha capita? ;-)
Excelsa Signora… un saluto caldo caldo dalla Romagna, piena di Excelsior, Palace, Plaza, Ambassador, ma anche di pensioncine che si chiamano Rosina, Gigliola, Giuliana, Delfino, Vapore, Jolanda, A Casa Mia, Due Sorelle, Miramare, Edelweiss (!!!), Villa Tranquilla, Villa Ombrosa… eccetera eccetera.
Mi hai fatto immergere in un’atmosfera magica. Mi sarebbe piaciuto davvero vivere in quel periodo o forse siamo noi che idealizziamo troppo…
Rosy
pure questo sai, Mitì!:)
La fugassa la portano questa sera i miei cugini che arrivano da Genova e sono ospiti a casa mia per alcuni giorni!
Ne ho ordinato una quantità industriale,cosi’ se ne avanza la surgelo per assaporarla anche quest’autunno!!!
Ciao Ciao GRANDE Miti’
Sei il nostro faro!
Max, non del tutto irrealizzabile! ;-*
Alianorah, lo spiegherò la prossima volta (se starai moooolto brava…;-**)
Cristella, se non erro un Edelweiss c’è purea Santa Margherita…;-D
Rosy, forse idealizziamo…però non erano tempi malvagi, affatto. :-)
Boh, so’ robette so’…;-*
Tittieco, quest’autunno? ma quanta te ne portano? arrivano con un tir? ;-****
EXCELSIOR !
Fitta l’ombra cadea; tetro era il cielo
Quando un villaggio alpin vide un gagliardo
Oltre passar, che fra le nevi e il gelo
Reggeva alto-levato uno stendardo
E questo motto in esso
Misterioso impresso:
Excelsior !
Mesto era il fronte giovanil, divina
Lampeggiava sott’esso la pupilla,
Come brando in uscir dalla guaina;
E come tuba che argentina squilla,
Suonava alta la nota
Di quella lingua ignota:
Excelsior !
Sorgea pei lieti casolar la vampa
D’ospiti fochi ad ammansar il verno;
Al di là, sulla vetta ardua, s’accampa
Torvo lo spettro del ghiacciaio eterno;
Trasse un sospir dal petto
Profondo il giovinetto:
Excelsior !
“Non periliarti oltre la balza, o insano”
Grida il vegliardo; “colass� non senti
Adunarsi il furor dell’uragano?
Senza sponda divallansi i torrenti !”
Rispose d’uno squillo
La voce del vessillo:
Excelsior !
“Oh sosta, e sovra il mio seno reclina
Quella tua fronte travagliata e lassa”,
La fanciulla dicea. Sull’azzurrina
Pupilla ampia una lagrima gli passa,
Ne geme il cor; veloce
Pur replicò la voce:
Excelsior !
“Bada agl’aridi pini, alla foresta
Gi� dirotta dal turbine, ti sia
Custode il ciel dalla valanga”. � questa
La buona notte che il villan gli invia.
Lontano in sulla cima
Una parola int�ma:
Excelsior !
Presso gl’albori mattutini, quando
Del San Bernardo per la chiostra algente
I pii monaci vengon mormorando
La consueta lor prece, repente
S’udì per l’aer rotto
Suonar l’arcano motto:
Excelsior !
Tra le nevi recenti i fidi cani
Un viandante ritrovar sepolto,
E ancor reggea fra le ghiacciate mani
Uno strano vessillo al ciel rivolto,
E questo motto in esso
Misterioso impresso:
Excelsior !
Quivi alla fredda e bigia alba del giorno
Giace la salma inanimata e bella;
Il sereno le spazia ampio all’intorno,
E come raggio di cadente stella
Piove dal firmamento
Il fatidico accento !
Excelsior !
Henry Wadsworth Longfellow
per me deriva dalla frase detta ,probabilmente da un servo veneto ,ad un locandiere…
è..xzè..l’siòr…
e vista la crisi di presenze seguita al salire dei prezzi…si è trasformata in..
ex…c’è..l’sior..da cui..EXCELSIOR..
per la serie..
l’origine alternativa delle parole…per provocare un brivido sulla lingua(ed anche a Placida…)… :)))
In un Hotel appena inaugurato il portiere alla Reception soleva annunciare gli ospiti con un cortesissimo (secondo lui): “C’E’ IL SIOR…” (dove Sior ovviamente stava per Signor). Quello era il famoso Hotel Celsior, che ha dato origine ad una catena di hotels omonimi che non esistono più come tali, infatti ora si chiamano “Hotel EX CELSIOR”.;-)
purtroppo pero’ bisogna ammetere che non sempre l’excelsior è sinonimo di qualità altissima.. ho paura che sia un po’ abusato!! Non nel vostro caso sicuramente