Vogliamo festeggiare con uno spettacolo fatto a modo nostro questo mese che profuma di Primavera, dedicandogli canzoni, poesie, proverbi che parlino di lui?
Come sigla d’apertura proporrei
Águas de Março , interpretata da Tom Jobim ed Elis Regina. Se volete cantarla con loro, il testo è qui
E poi?
John: Primavera vicina, di Johann Wolfgang Goethe
Boh: Posso mettere una poesia di Emily Dickinson? E’ intitolata proprio Marzo e mi sa di fresco e di rinascita, di parole che sono state chiuse tutto l’inverno e a marzo, con la primavera, escono fuori…March.
Beppe: Folgore di San Gimignano, Di Marzo
Chamfort: I Giardini di Marzo, canta Lucio Battisti!
ZiaPaperina: Marzo di Giorgia!
Roger: 4 marzo 1943 di Dalla, proverbi vari e tante altre cose qui
Luca: opere personali? M’illumino di marzo
Elle: Ho giusto un proverbio in dialetto genovese: 1) “de marzo, chi n’ha de scarpe vadde descaso, ma chi l’ha, no e lasce a cà”…cioè: di marzo, chi non ha scarpe vada scalzo, ma chi l’ha non le lasci a casa.
Di marzo infido non ti fidare.Il cielo è azzurro ma l’inverno, sotto sotto si sente ancora. Allora è bene seguire il consiglio.
Elisa: un piccolo detto popolare della provincia di Venezia sui mesi primaverili:
“Marzo va scalzo, aprile non ti scoprire, maggio vai adagio”.
(diciamo che è un invito a non “strafare”, perchè anche se sono mesi tiepidi ci si può beccare lo stesso un malanno!)
primo! (marzo) :D
Presveva, nottambulo! (senti chi parla) ;-D*
se io sono il terzo e sono le 9 e mezza o voi due siete malati o gli altri dei dormiglioni:)
Johann Wolfgang Goethe
Primavera vicina
Più morbida, più lieve
l’aiuola, ecco, s’inturgida;
candide come neve
ondeggian le campanule,
un vivo ardor di fuoco
va dispiegando il croco;
il suol di sangue stilla,
lo smeraldo sfavilla.
Le primule si gonfiano
con borioso piglio;
mentre l’astuta mammola
s’asconde ad ogni ciglio;
un alito possente
scuote la vita intera.
E’ viva, è qui presente
ormai la primavera.
ciao cara, posso mettere una poesia di Emily Dickinson? E’ intitolata proprio Marzo e mi sa di fresco e di rinascita, di parole che sono state chiuse tutto l’inverno e a marzo, con la primavera, escono fuori..
March
Dear March, come in!
How glad I am!
I looked for you before.
Put down your hat-
You must have walked-
How out of breath you are!
Dear March, how are you?
And the rest?
Did you leave Nature well?
Oh, March, come right upstairs with me,
I have so much to tell.
Di marzo
Di marzo sì vi do una pischiera
d’anguille trote lamprede e salmoni,
di dentali dalfini e storioni,
d’ogni altro pesce in tutta la rivera;
con pescatori e navicelle a schiera
e barche, saettie e galeoni,
le qual se portino tutte stagioni
a qual porto vi piace a la primera;
Che sia fornito de molti palazzi,
d’ogni altra cosa che ve sia mestiero,
e gente v’abbia de tutti solazzi;
chiesia no v’abbia mai né monastero,
lassate predicar i preti pazzi
ch’hanno troppe bugie e poco vero.
Folgore di San Gimignano
Buon week end!
I Giardini di Marzo, canta Lucio Battisti!!
http://it.youtube.com/watch?v=6Z-i0HwgOZA
Ciao tesoracara!
Marzo di Giorgia!!
http://it.youtube.com/watch?v=BCri8YgMKb8&feature=related
(se sballa il template cancellalo…Come stai signora? Io ho la febbre……:o*)
e di canzoni ce ne sono tante ma qualcuna dovremmo inventarcela noi!
buon primo a tutti.
Luca, sapessi quanto andrei prima a far la nanna, se potessi…;-*
John, speriamo che arrivi presto la primavera…qui oggi è d’un nuvolo che sembra novembre. Ma da domani ho ORDINATO il sole, ecco. ;-**
Boh, Emily è uno dei miei autori più amati, grazie! :-)
Beppe, quei “dentali” al posto di “dentici” m’è sempre piaciuto moltissimo ;-D Buon w-end anche a te, teso’.
Chamfort, ciao a te stelìn!
ZiaPaperina, ma pòvera! Riguardati e curati bene eh?. :-**
Vento di Marzo
Oh, quanto è burlone
il vento di Marzo!
Rovescia l’ombrello,
ti alza il cappotto,
ti strappa il cappello
in quattro e quattr’otto….
Oh, il vento bizzarro
del mese di Marzo!
Un gran polverone,
per monti e per valli,
il vento burlone
solleva a intervalli..
(Paola Donzelli Barris)
Buon fine settimana!!!
Briciola, qui si possono mettere anche “opere autografe” su marzo! :-)
da i “Dodici mesi” di G. Rodari
….Marzo pazzo e cuorcontento
si sveglia un mattino pieno di vento:
la prima rondine arriva stasera
con l’espresso della primavera….
da “Filastrocca di dodici fratelli” di Diego Valeri
….Un sentore di viole…
Ecco Marzo pazzerello,
piedi nudi e giubberello
ricci al vento e viso al Sole.
E’ una gioia rivederlo;
e se a tratti si fa mesto,
pur si rasserena presto,
e fischietta come un merlo.
Si trascina appreso un bimbo
dolce, pallido, gentile:
Pratolino, ovvero Aprile,
che di foglie in capo ha un nimbo….
Francesco Guccini “Canzone dei dodici mesi”
http://it.youtube.com/watch?v=GeC1xyNPgEI
4 Marzo 1943
Lucio Dalla
Dice che era un bell’uomo
e veniva, veniva dal mare…
parlava un’altra lingua…
però sapeva amare;
e quel giorno lui prese mia madre
sopra un bel prato..
l’ora più dolce
prima di essere ammazzato.
Così lei restò sola nella stanza,
la stanza sul porto,
con l’unico vestito
ogni giorno più corto,
e benché non sapesse il nome
e neppure il paese
m’aspetto’ come un dono d’amore
fino dal primo mese.
Compiva sedici anni quel giorno
la mia mamma,
le strofe di taverna
le cantò a ninna nanna!
e stringendomi al petto che sapeva
sapeva di mare
giocava a far la donna
col bimbo da fasciare.
E forse fu per gioco,
o forse per amore
che mi volle chiamare
come nostro signore.
Della sua breve vita, il ricordo,
il ricordo più grosso
e’ tutto in questo nome
che io mi porto addosso.
E ancora adesso che gioco a carte
e bevo vino
per la gente del porto
mi chiamo Gesù bambino.
E ancora adesso che gioco a carte
e bevo vino
per la gente del porto
mi chiamo Gesù bambino.
poi questo ….dato che l’otto marzo si avvicina….
http://commons.wikimedia.org/wiki/Image:Acacia_dealbata-1.jpg
e poi per ultimo…è il mese in cui sono nato..il 25 marzo 1955…
bè opere personali?
M’illumino di marzo
Respiri piano per non far rumore
ti addormenti di sera
ti risvegli con il sole
sei chiaro come MARZO
sei fresca come l’aria.
Diventi rossa se qualcuno ti guarda
e sei fantastica quando sei assorta
Di marzo, chi non ha scarpe vada scalzo, e chi le ha, le porti un altro po’ più in là.
Marzo ha comprata la pelliccia a sua madre, e tre giorni dopo e’ l’ha venduta.
Marzo tinge, april dipinge, maggio fa le belle donne, e giugno fa le brutte carogne.
Marzo non ha un dì come l’altro.
L’acqua di marzo è peggio delle macchie ne’ vestiti.
La nebbia di marzo non fa male, ma quella d’aprile toglie il pane e il vino.
Neve marzolina dura dalla sera alla mattina
Alle volte si crede trovare il sole d’agosto e si trova la luna di marzo.
Al primo tuon di marzo escon fuori tutte le serpi.
anno 325 dc – Il Concilio di Nicea sposta la data tradizionale dell’equinozio di primavera dal 25 marzo al 21 marzo
non vale….hanno tolto l’equinozio dal mio giorno di nascita… :(
Ho giusto un proverbio in dialetto genovese:
1) “de marzo, chi n’ha de scarpe vadde descaso, ma chi l’ha, no e lasce a cà”…cioè: di marzo, chi non ha scarpe vada scalzo, ma chi l’ha non le lasci a casa.
Di marzo infido non ti fidare.Il cielo è azzurro ma l’inverno, sotto sotto si sente ancora. Allora è bene seguire il consiglio.
Buon 1^ marzo e un abbraccio
e come se non bastasse….mi hanno tolto la soddisfazione di nascere per capodanno…..
vedi quà….
http://it.wikipedia.org/wiki/Capodanno_fiorentino
se c’è una canzone che a me personalmente ricorda la primavera e marzo questa è CREUZA DE MÄ di Fabrizio de Andrè, perchè le sue sono sonorità sensualissime, perchè mi ricorda il mare in maniera poetica e mi riporta con la mente proprio ad un periodo di marzo che passai a Sestri Levante. Musica emozioni e ricordi qui mi si mischiano col sapor di salsedine sulle labbra. Non si parerà di fiori, ma avete presente il Mare a Marzo?
Un saluto!
paz!
Placida….
qui una versione “esplosiva” di “Aguas de Marco”…
http://it.youtube.com/watch?v=rTKPjtU2FK
buon fine settimana…. :))))
ops link sbagliato….pardon
qui
http://it.youtube.com/watch?v=rTKPjtU2FK0
che bello, è arrivato Marzo!! per me è come se fosse già arrivata la primavera! fuori c’è il sole e un’arietta deliziosa…e già da un pò di giorni mi sono accorta che sono spuntate le violette, i miei fiori preferiti in assoluto!
ti mando un bacio grandissimo, Mitì!!
dimenticavo: volevo lasciarti un piccolo detto popolare della provincia di Venezia sui mesi primaverili:
“Marzo va scalzo, aprile non ti scoprire, maggio vai adagio”.
(diciamo che è un invito a non “strafare”, perchè anche se sono mesi tiepidi ci si può beccare lo stesso un malanno!)
Mèrz marzòt,
lòngh e’ dé quant dla nòt.
Marzo marzotto,
lungo il giorno quanto la notte.
Mèrz da e’ pè schélz,
e abril
chi n’ha al schèrp u-i toca ‘d murì.
Marzo dal piede scalzo,
e aprile chi non ha le scarpe gli tocca di morire.
Spiegazione di quest’ultimo proverbio: un tempo nel popolino romagnolo era uso, il primo venerdì di marzo, deporre le maglie, le mutande, i calzini di lana e non di rado anche le scarpe.
Fra i detti che riguardano questo mese appena iniziato ve n’è uno che per coloro che vivono in città è misterioso: “Far lume a marzo”. Si riferisce a un’usanza contadina ancora viva in alcune zone: negli ultimi giorni di febbraio e nei primi di marzo si accendono nei campi, all’imbrunire, dei grandi fuochi. Si bruciano le erbe secche dell’inverno e i tralci secchi della vite tagliati durante la potatura. La cenere servirà anche a concimare i campi.
Forse questa usanza è un’eco lontana di un rito dell’antica Roma: proprio il primo marzo, le Vestali accendevano il nuovo fuoco nel tempio di Vesta, la dea della terra, per simboleggiare la nascita del nuovo anno che cominciava proprio in marzo.
Ma l’usanza che più mi diverte del mese di marzo riguarda il sole: fino ai primi del secolo scorso in Romagna i contadini, al primo sole di marzo salivano sul tetto del granaio e voltando le spalle al sole con i pantaloni abbassati gli uomini o la gonna alzata le donne, dicevano: “Sol de merz cusul el cul, e nom curs etar”; se non vi scandalizzate ve lo traduco in italiano: “Sole di marzo, cuocimi il … deretano e non cuocermi altro”. Pare, che facendo così si tenessero lontane le malattie: provare per credere! Naturalmente non fatelo in città perché potrebbero multarvi per atti contro la pubblica decenza!
Insomma, i romagnoli agivano in barba al proverbio che afferma: “Sole di marzo o tingo o ammazzo”!
Ciao, Miti, bacione marzolino,
marina
e allora sia.
autografo marzo col primo timido sole che si fa beffa di me da sotto gli occhiali. col primo gelato al mare con la convinzione che sarà. sempre più buono.
autografo un libro letto che avrei potuto scrivere io e forse succederà. intanto ne apro un altro.
autografo i nuovi incontri ricchi di entusiasmo.
autografo i vecchi che mi sembrano senza speranza di recupero. perchè sono arresa alle evidenze dei non fatti. e fatti foste.
autografo quel giorno che mi sono innamorata perchè ero felice come mai sarò amata.
autografo marzo perchè cambiano i colori con cui colorerò il bianco e il nero.
sbriciolata, io.
non avevo letto questo post, allora ti segnalo sul mio blog cucina http://zenzero2.blogspot.com in data 1 marzo antica ricetta cosentina:liquore alle violette- in data 3 marzo zucchero profumato alle violette buona giornata
su marzo nn ho molto da dire ma snif, che saudade, che meraviglia elis regina e tom jobim, perché perché non abbiamo più quella poesia?
dove diavolo è andata a finire la poesia, Mitì? a volte la perdo di vista… meno male che ci sei tu :)
Alberto, sarebbe un discorso lunghissimo, tesoro. Io faccio il possibile per “coltivarla”, come antidoto alla volgarità e all’ignoranza imperante ovunque. Ma è ‘na fatica…
Quando ti fai vedere un po’ qui? :-***