La vecchia Casa

Quale sarà la sua storia?

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Se volete, raccontatela qui nei commenti o nel vostro blog; la linkerò.  

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Luca: una storia di abbandono probabilmente:) l’unica cosa che mi preoccupa che il suo ultimo abitante posso aver avuto un orto in vaso in casa:) (le lezioni di Luca sul come coltivare un orto in vaso, sono qui. NdPS)

Cristella: Streghe, fattucchiere?

Simone: E’ la storia di una vecchia strega buona che pasticciò un concime magico per le sue piantine di basilico. Vedendole soffrire dal caldo, prese il pentolone e, mescolando un miscuglio fantasioso, pronunciò frasi misteriose.
Ad ogni vasetto, la sera, regalò una goccia; al mattino fu svegliata da una foglia che ronzava sul nasone!

ZiaPaperina: Vediamo…Ci viveva una giovane coppia, all’inizio felice. Ma lui era gelosissimo e poco per volta isolò la sua donna, impedendole di vedere chiunque; non la lasciava nemmeno stare vicino alle finestre se la luce dentro era accesa…E la gelosia lo fece impazzire, tanto che alla fine uccise la moglie e fuggì chissà dove. La casa cadde in rovina. Ma dicono che di notte un lieve lume si veda dietro le finestre nere…

AndreA: E’ una casa costruita in maniera abusiva e la Natura che ha Tempo e (Pazienza) si è ripresa ciò che le avevano tolto!

Beppe: E’ la casa del guardiacaccia di Biancaneve. Ricordi? Quello che non se la sentì di strapparle il cuore, come la Regina Cattiva aveva ordinato, e la lasciò libera portando a Crimilde il cuore di un cerbiatto…

LupoSordo: E’ decisamente una casa dello studente, si nota da come vengono tenute le parti in comune.

Anna:  Bella, con tutte quelle radici che avvolgono le pietre come i tentacoli di una piovra, mi ricorda le immagini dei templi di Angkor.
A me fa venire in mente: “La casa” di Sergio Endrigo (qui)

Hermansji: Prego.
Entrate.
Certo.
Capisco.
Non è facile trovare la strada ma noi siamo qui e non ci hanno abbandonato. (continua qui)

Roger: E’  la casa del dolore(la casa sembra urlare qualcosa),e della pietà(le piante che l’abbracciano quasi a volerla proteggere)….in questa casa si è molto amato..e quando improvvisamente tutto è finito è stata abitata dalla disperazione e dal pianto..

SB: Ricordo che era luna piena e qualcuno suonava il flauto nel bosco. Così mi sono uscito senza farmi sentire, e l’ho vista. (continua qui)

Chamfort: E’ una casa dove son passate le tue Truppe Cammellate

Rosidue: C’era una volta una dolce nonnina che viveva nel bosco. Ogni giorno la sua dolce nipotina andava a trovarla e portava con sè dei semini che trovava nel bosco. Faceva dei buchini nel pavimento della casa della dolce nonnina metteva i semini e copriva. (continua qui )

MariCri: Tanto tempo fa, una povera fanciulla che non aveva niente di cui vivere,si arrangiava con quello che la natura le offriva (continua qui)

John: E’ la storia di una casa abitata da uomini e donne che la momentodi morire chiesero a Dio di poter vivere per sempre in quel luogo. Dio pensò che non sarebbe stato giusto renderli immortali, cosa avrebbe detto il rsto dell’umanità’? Allora Dio trovò la soluzione, avrebbe trasformato in alberi quegli umani. E così fu.

A proposito di Placida Signora

Una Placida Scrittora ligurpiemontese con la passione della Storia Italiana, delle Storie Piccole, del "Come eravamo", del Folklore e della Cucina.


40 Replies to “La vecchia Casa”

  1. una storia di abbandono probabilmente:) l’unica cosa che mi preoccupa che il suo ultimo abitante posso aver avuto un orto in vaso in casa:)

  2. E’ la storia di una vecchia strega buona che pasticciò un concime magico per le sue piantine di basilico. Vedendole soffrire dal caldo, prese il pentolone e, mescolando un miscuglio fantasioso, pronunciò frasi misteriose.
    Ad ogni vasetto, la sera, regalò una goccia; al mattino fu svegliata da una foglia che ronzava sul nasone!

    Ecco.
    Simone

  3. Uuuuh…che foto!!
    Vediamo…Ci viveva una giovane coppia, all’inizio felice. Ma lui era gelosissimo e poco per volta isolò la sua donna, impedendole di vedere chiunque; non la lasciava nemmeno stare vicino alle finestre se la luce dentro era accesa…
    E la gelosia lo fece impazzire, tanto che alla fine uccise la moglie e fuggì chissà dove. La casa cadde in rovina. Ma dicono che di notte un lieve lume si veda dietro le finestre nere……..

  4. E’ una casa costruita in maniera abusiva e la Natura che ha Tempo e (Pazienza) si è ripresa ciò che le avevano tolto!

    Un abbraccio Mitì.

  5. E’ la casa del guardiacaccia di Biancaneve. Ricordi? Quello che non se la sentì di strapparle il cuore, come la Regina Cattiva aveva ordinato, e la lasciò libera portando a Crimilde il cuore di un cerbiatto…

  6. Bella, con tutte quelle radici che avvolgono le pietre come i tentacoli di una piovra, mi ricorda le immagini dei templi di Angkor.
    A me fa venire in mente:

    “La casa” di Sergio Endrigo

    Era una casa molto carina
    senza soffitto, senza cucina;
    non si poteva entrarci dentro
    perché non c’era il pavimento.
    Non si poteva andare a letto
    in quella casa non c’era il tetto;
    non si poteva far la pipì
    perché non c’era vasino lì.
    Ma era bella, bella davvero
    in Via dei Matti numero zero;
    ma era bella, bella davvero
    in Via dei Matti numero zero.

    Ciao, Mitì :-)
    Anna – righeblu

  7. Prego.

    Entrate.

    Certo.

    Capisco.

    Non è facile trovare la strada ma noi siamo qui e non ci hanno abbandonato.

    Certo alle volte son pigri ma tornano spesso a piccoli passi.

    Come dimenticare il fresco delle nostre stanze?

    I bambini di sempre, quelli che mai vollero crescere, sanno persino come arrampicarsi per arrivare in cima alla soffitta. Là potranno frugare nei cassettoni tra armature di cavalieri o vestiti di grandi regine d’oriente.

    Poi ci sono anche loro gli invecchiati al conto della banshee che non han saputo cogliere la bellezza del trascorrere del tempo … e si siedono già stanchi nel gran salone … restano imbambolati … persi nell’ascolto della grassa “voce umana” del violoncello.

    Ma no non chiedete la nostra età.

    Suvvia alle signore come noi non si accenna dello scorrere delle stagioni.
    Siamo figlie prosperose ed il nostro carattere va decantato lentamente. Per il resto … ecco scoprite i segreti delle nostre stanze. Venite nel nostro abbraccio un poco alla volta.

    Scusate ora devo salutare anche gli altri ospiti.

    Eccola e tornata tra noi la piccola Lucilla. Come è fanciullo il tuo sorriso ora che hai ritrovato al suo posto il tuo piccolo cuscino.

    Che bei sogni ci hai regalato in passato dolce figlia nostra.

    Sapete la sua anima è un perfetto giardino dove volano orgogliose farfalle color ametista!!

    Ora vi lascio e non preoccupatevi. Qui non scende mai la notte ed i sogni vi appartengono per sempre. Sono tutti vostri.

    .:. hermansji

  8. è la casa del dolore(la casa sembra urlare qualcosa),e della pietà(le piante che l’abbracciano quasi a volerla proteggere)….in questa casa si è molto amato..e quando improvvisamente tutto è finito è stata abitata dalla disperazione e dal pianto..

    notevole immagine un monumento vivente
    complimenti al fotografo che ha fatto la foto,ed a te Placida per averla messa nel blog..

  9. Ricordo che era luna piena e qualcuno suonava il flauto nel bosco. Così mi sono uscito senza farmi sentire, e l’ho vista. Era bellissima, con lunghi capelli color miele ed un lungo vestito bianco. “Resta con me” disse “e suoneremo insieme il flauto alla luna”. Ma io credevo di avere sogni migliori e tornai verso casa. Arrivai al mattino e la trovai come la vedete ora, non c’erano più gli asini, l’aratro trainato dai buoi, e le persone che passavano di lì erano tutte vestite in modo strano e dicevano cose che non capivo. E allora sono tornato nel bosco, mi sono fatto un flauto di sambuco e di notte suono alla luna, aspettando che arrivi lei, con i suoi capelli color miele ed il suo lungo vestito bianco. Per sognare insieme un sogno migliore.

  10. oppure…sdrammatizzando la cosa…ehm…la casa

    Architettoooo…!!!!!….?????
    Ma è sicuro che l’impresa abbia usato legno stagionato per le travi…?????

    oppure…

    ….????…ARCHITETTOOOO..!!!…????
    Ma questa le sembra…..LA PIANTA DELLA CASAAAA…..??????????

    e per finire…

    Architetto….
    Lei si chiama……???????
    ….???…..COMEEEEE….NON HO CAPITOOOO !
    ……..?????….VERDE…..???????

  11. E’ una casa dove son passate le tue Truppe Cammellate.

    Ghghgh ;OD

    (Stavolta sono al galòp io, mia bella signora. A presto!)

  12. C’era una volta una dolce nonnina che viveva nel bosco. Ogni giorno la sua dolce nipotina andava a trovarla e portava con sè dei semini che trovava nel bosco. Faceva dei buchini nel pavimento della casa della dolce nonnina metteva i semini e copriva.
    Piantò i semini per tanto tempo, poi un brutto giorno la dolce nonnina morì e la dolce nipotina non andò più nella casa nel bosco. Passaro gli anni, tanti anni. Un giorno, la ex dolce nipotina decise di vendere la casa nel bosco della ex dolce nonnina( suo figlio voleva comperarsi una nuova carrozza firmatissima D&G). Ma prima di venderla volle tornare nel bosco per l’ultima volta, arrivò…. e rimase a bocca aperta…e pensò… “credo di aver esagerato con quei dannati semini”
    Morale della favola. La ex dolce nipotina
    non potè vendere la casa della ex dolce nonnina, suo figlio si incacchio di brutto e per ripicca sposò la figlia racchia del mercante più ricco del paese.
    La ex dolce nipotina tirò un sospiro di sollievo….

  13. la ex dolce nipotina ….forse non sapeva del detto che dice….chi semina raccoglie….cosa nono è dato sapere,ma qualcosa raccoglie….

  14. Chamfort, aaaargh! Sai che NON hanno ancora finito?
    (ho dovuto mettere il link per fare capire – non tutti le conoscono le truppacce…;-D
    A presto teso’!

  15. Vediamo se al calar della sera l’estro narrativo mi arride…Tanto tempo fa, una povera fanciulla che non aveva niente di cui vivere,si arrangiava con quello che la natura le offriva:viveva nel bosco,si nutriva di bacche,si vestiva di frasche e foglie,giocava a rincorrere farfalle e chiaccherava con gli uccellini.Ma quando giunse un inverno particolarmente rigido,la poverina stava quasi morendo di freddo,quando,affondando i piedini nella prima neve,raggiunse una casetta di pietra diroccata.Entrò e trovò una vecchina seduta accanto al focolare spento che tremava per il gelo e le chiese se poteva riaccendere il fuoco,dal momento che lei era inferma. la fanciulla acconsentì,e siccome era di buon cuore rimase a prendersi cura della vecchietta tutto l’inverno.Con il giungere della primavera tornarono le rondini e la ragazza potè nuovamente uscire di casa.Trovò un piccolo bucaneve che faceva timidamente capolino sul prato,lo colse e lo portò alla vecchina. Questa la ringraziò per i suoi modi gentili e per la gioia che le dava quel piccolo dono:lei era sempre stata evitata da tutti,per il suo aspetto deforme simile ad una strega.La ragazza si commosse a quel racconto e asciugò le lacrime della vecchietta,promettendole che non l’avrebbe abbandonata alla sua solitudine.Allora la vecchina si liberò dei suoi stracci e si rivelò una fata.Per premiare la buona fanciulla trasformò anche lei in una fata dei fiori,che da allora avrebbe vegliato sul bosco e avrebbe protetto l’arrivo della primavera che risveglia la vita della natura.
    Ok,niente di moderno e innovativo sul fronte della fiaba, ma almeno non arriva sempre il solito bellimbusto di principe azzurro a risolvere la situazione!

  16. E’ la storia di una casa abitata da uomini e donne che la momentodi morire chiesero a Dio di poter vivere per sempre in quel luogo. Dio pensò che non sarebbe stato giusto renderli immortali, cosa avrebbe detto il rsto dell’umanità’?
    Allora Dio trovò la soluzione, avrebbe trasformato in alberi quegli umani. E così fu.

  17. È la casa della bella addormentata nel bosco, solo che il principe azzurro si è perso nella boscaglia e non è mai arrivato a darle il bacio del risveglio.

    Rosy

  18. è la casa di Gaspare Torrente, approdato a Torino da una piccola isola del Sud Italia ;-)

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