Da quello che scappa a quello di Trieste

Dedicato ad Amos 

Proverbi e modi di dire sui cani

Il “miglior amico dell’uomo” sin dai primordi, apprezzato per la sua fedeltà ma chissà perché utilizzato spesso per connotare situazioni e personaggi negativi, squallidi e tristi.
Infatti una brutta tinta indefinita, fra il marrone e il bigiastro è detta “color can che scappa”; dopo un pranzo schifoso commentiamo che abbiamo mangiato “da cani” e  di chi non sappia fare il suo mestiere, soprattutto nell’ambiente artistico, si dice che recita, canta o scrive “come un cane”.

Dare del “figlio d’un cane” a qualcuno è spesso più sprezzante che dargli dell’erede di donnina allegra; inoltre si può “morire come un cane”, in totale solitudine, abbandonati da tutti ed è possibile, in un momento di rabbia, “trattare qualcuno come un cane” facendolo sembrare, dopo la sfuriata, “un cane bastonato” grazie alla sua espressione avvilita e vergognosa, proprio come quella di un botolo picchiato dal padrone amatissimo.

I vanagloriosi e i petulanti, quelli che spesso sbraitano e provocano a gran voce ma son prontissimi a fuggire in caso di reazioni, sono definiti “cani da pagliaio, che abbaian e stan lontano”;  infatti si sa che il “can pauroso abbaia più forte” e che “can che abbaia non morde”…quasi mai.
Martin Lutero però, riferendosi alle accuse e alle offese fattegli dai suoi nemici, ripeteva “l’abbaiar dei cani non arriva al Cielo”, come i ragli d’asino.

Spesso le offese, le proteste e le lamentazioni sono sforzi inutili, come l’”abbaiare alla luna”; si continua a litigarecome cane a gatto”, certo, ma in ogni caso negli stessi ambienti gli interessi comuni, anche quelli non corretti, vengono sempre difesi perché “cane non mangia cane”, soprattutto se si tratta di “cani grossi”, nel senso di potenti.

C’è chi si vendica delle protervie vere o presunte subite da uno di questi “battendo il cane al posto del padrone”, prendendosela cioè con qualcuno di più debole che gli è vicino; e vita non sempre facile hanno nella società civile i cosiddetti “cani sciolti”, professionisti che se ne fregano delle regole di clan e del politicamente corretto preferendo pensare con la propria testa, rischiando però d’esser accettati “come un cane in chiesa”, aborriti e allontanati dagli scaccini di turno che di solito sono “cani d’ortolano”, che non possono mangiare l’insalata e che quindi non la lasciano mangiare neanche agli altri.

E spesso ci si può trovare di fronte, o esserne addirittura incarnati, nella “coda del cane di Alcibiade”; un giorno il politico ateniese fece mozzare la coda del suo cane preferito, così, senza motivo apparente. E quando gli chiesero il perché di quel gesto inconsulto rispose: “Finché gli Ateniesi continueranno a essere così interessati alle mie stranezze, non criticheranno la mia attività politica”.

A questo proposito si sa che ciascuno è libero di governare come gli pare, l’importante però è che “non meni il can per l’aia”, tergiversando e temporeggiando, perdendosi in chiacchiere e azioni diversive e inutili, nel tentativo di rimandare o evitare impegni seri e vitali. Altrimenti i governati, abbandonati a se stessi,  non potranno che tentar di dimenticare le loro magagne seguendo la ricetta de El can de Trieste .

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Corollario

Gemisto: Stenghe arrete come le palle de li ca’! (Abruzzese: sono indietro come le palle dei cani!); Chi non ha pietà per i cani, non ne ha per gli uomini; Scacciato come un cane in chiesa.

Angela: “Si nu cagniele” (sei come un cagnolino) Dicesi di persona disposta a seguire chiunque. Dispregiativo: il canino veniva legato sotto il traino e costretto a seguire il cavallo.

Beppe: Non svegliare il can che dorme! I francesi dicono: Eveillant le chien qui dort, s’il te mort il n’a pas tort.

Mimosa Fiorita: In Ciociaria si dice Li cunfetti non so’ pe li cani.

Primo Casalini: Però c’è anche Cangrande della Scala (e Cansignorio). Poi ci sono i Domenicani, rappresentati come Cani del Signore.

Francesca: si dice ‘ho una fame da lupo’, però se si pensa che il cane viene dal lupo…

Roger: proverbi vari, qui

Luisa: C’è da dire che oggi non fa un freddo cane…anzi!

Fran: “A cani e porci” ovvero a chiunque, senza distinzione, a chi merita e a chi no

Pievigina: Altamarca trevigiana: “far i can” significa vomitare, non ho mai capito perché.

Lavinza: Magari è poco elegante, sicuramente è un po’ volgare, ma io non ho mai capito perché si dice “fare le cose alla c*** di cane”. anche se da gatto non posso che essere d’accordo.

Alessandra: Piuttosto can vivo che leone morto…Cani e villani non chiudono l’uscio…
In casa d’altri loda tutti
fino i figli cattivi o brutti,
fino al gatto che ti sgraffigna,
fino al can che ti mordigna

John: “Dime can ma no musso” per distinguere i tifosi del Verona da quelli del Chievo

A proposito di Placida Signora

Una Placida Scrittora ligurpiemontese con la passione della Storia Italiana, delle Storie Piccole, del "Come eravamo", del Folklore e della Cucina.


50 Replies to “Da quello che scappa a quello di Trieste”

  1. Anche all’epoca di Alcibiade quindi c’era la sindrome da Novella 2000?? Badare di più al comportamento privato e alle apparenze mondane che alla effettiva capacità di governo………Niente di nuovo sotto il sole!!!

  2. Stenghe arrete come le palle de li ca’! (Sono indietro come le palle dei cani!)
    Chi non ha pietà per i cani, non ne ha per gli uomini.
    Scacciato come un cane in chiesa.

  3. si dice ‘ho una fame da lupo’, però se si pensda che il cane viene dal lupo…
    Un bacio placida Mitì e buona giornata
    :-)

  4. “Si nu cagniele” (sei come un cagnolino) Dicesi di persona disposta a seguire chiunque. Dispregiativo: il canino veniva legato sotto il traino e costretto a seguire il cavallo.
    Ciao bella ;)*

  5. Non svegliare il can che dorme!
    I francesi dicono:
    Eveillant le chien qui dort, s’il te mort il n’a pas tort

  6. can che abbaia non morde … ma perchè si dice “vita da cani” dopotutto ci sono cani che sono coccolati dai loro padroni e vivono bene no !!!

  7. Però c’è anche Cangrande della Scala (e Cansignorio).
    Poi ci sono i Domenicani, rappresentati
    come Cani del Signore.
    Un mio amico, che ho già portato qui, come me preferisce i gatti, ma ha scritto poesie anche sui cani, questa mi piace molto:

    Povero cane preso al guinzaglio
    che trotterella un po’ ansioso ed affranto
    teso il guinzaglio senza annotare
    dentro al suo naso note ed umori
    vispi colori cupe tensioni
    dentro al suo naso usmare ed usmare…

    Mentre la pazza tira il guinzaglio
    il cane mugola dentro al suo mondo
    fatto d’odori ch’io non comprendo
    essendo un uomo dal corto naso.

    saluti odorosi
    Primo

  8. ANDREA HAI RAGIONE, MA FORSE IL DETTO – VITA DA CANI – SI RIFERISCE AI RANDAGI, COMUNQUE IN CIOCIARIA SI DICE ANCHE – LI CUNFETTI NON SO’ PE LI CANI-

  9. Andrea, ha ragione Mimosa qui sotto; il detto si riferisce ai cani randagi. (Certo esistono da sempre anche canìni stile “La vergine Cuccia” del Parini ;-)*

  10. sicuramente si può ricordare anche il classico: menar il can per l’aia, sinonimo di perdere tempo… che poi è tutto da vedere perchè ogni qualvolta nella mia vita ho avuto un cane non hai mai pensato che perdevo tempo quando lo portavo in giro… anzi.

  11. Max, già messo, come arte preferita dai politici (in fondo al post) ;-D Penso anch’io che portare a spasso un cane non sia affatto perdita di tempo; un po’ di moto fa bene sia a lui che a noi :-)*

  12. da quello che so io i cani quando mangiano son molto voraci,nel senso che si spazzolano tutto :-) e mangerebbero fino a star male

  13. in inglese per dire che sta piovendo a catinelle è “it’s raining cats and dogs” cioè letteralmente “sta piovendo gatti e cani”. …

    questo è roba dura…Allo sprone i cavalli, al fischio i cani, e al bastone intendono i villani. ….

    poi ecco una muta di cani…

    A can che lecchi cenere non gli fidar farina.
    A can mansueto, lupo nel salceto.

    Can che abbaia non morde.

    Can che abbaia, non fa caccia (o non prese mai caccia).

    Can che molto lecca succhia sangue.

    Can da pagliaio abbaia, e sta discosto.

    Can dell’ortolano, non mangia la lattuga, e non la lascia mangiare agli altri.

    Can vecchio non abbaia invano.

    e poi per finire in tema…

    Cane non mangia cane……ma Roger ha una fame da lupo oggi….buon appetito

  14. Questione di razza
    Trilussa

    -Che cane buffo! E dove l’ hai trovato? –
    Er vecchio me rispose: -é brutto assai,
    ma nun me lascia mai: s’ é affezzionato.
    L’ unica compagnia che m’ é rimasta,
    fra tanti amichi, é ‘ sto lupetto nero:
    nun é de razza, é vero,
    ma m’ é fedele e basta.
    Io nun faccio questioni de colore:
    l’ azzioni bone e belle
    vengheno su dar core
    sotto qualunque pelle.

  15. “a cani e porci” ovvero a chiunque, senza distinzione, a chi merita e a chi no

  16. “Vita da cani”….con la mosca…un c’entra un bel tubo ma, a quest’ora, mi andava di fare una risata…in una giornata da cani è quel che ci vuole…o no…???

  17. Sei una donna favolosa Mitì… :D

    Amos ricambia con entusiasmo sgranocchiando il suo mouse di gomma, sembra gradire l’immagine del post… :D

    Abbraccio, forte. :*

  18. magari è poco elegante, sicuramente è un po’ volgare, ma io non ho mai capito perché si dice “fare le cose alla c*** di cane”. anche se da gatto non posso che essere d’accordo.

  19. mi dissocio dai modi di dire canini…mai fatto cose da cani…semmai cose turche…fumare come un turco…bere come un turco…dire cose turche…fare cose turche…e per ultimo…lavorare come un turco,che come ben si sa sono…ottomani…quindi produzione quadruplicata….purtroppo..

  20. Qualche altro:

    Piuttosto can vivo che leone morto…
    Cani e villani non chiudono l’uscio…
    Fortunato come i cani in chiesa….

    In casa d’altri loda tutti
    fino i figli cattivi o brutti,
    fino al gatto che ti sgraffigna,
    fino al can che ti mordigna

    insomma… poveri questi cani…
    un caro saluto
    Alessandra

  21. Massacan
    in genovese è il muratore tradotto letteralmente sarebbe amazzacani e con questo ho detto tutto nè

  22. Ciao sono……anzi siamo sempre noi io (paola)le mie due bimbe e mio marito!!!!
    Babbo Natale porta alle mie tesorine un amichetto a 4 zampe!!!!!!è un maschio è un pastore tedesco ha 2 mesi ed è dolcissimo!!!!!!!!!!!!!!!L’abbiamo gia scelto….al contrario del nome……
    Ah…..ecco un idea!!!!!visto che tu ci regali tanti sorrisi….decidi tu il nome del nostro cucciolo!!!!!Grazie!!!!!!!

  23. Paola, i cani hanno bisogno di un nome breve e semplice, al quale possano abituarsi in fretta. Il mio pointer si chiamava Amì (amico). Altrimenti provate a pensare a cose tipo Spok, Zac, Teck, Geo (dim. di Gedeone ;-), Sem, Friz, Otto…Ma per decidere bene, dovete studiarlo un po’ e giocarci molto insieme; di certo il nome verrà da solo. Auguri a te e alle tue bimbe.
    :-)*

  24. Grazie ora si chiama Poffy, perchè è un po pafutello e ha sempre tanta fame!!!!
    comunque grazie per l’aiuto!!!!!

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