Non c’entra nulla il CanCan del Moulin Rouge, ossia il celeberrimo e scatenato ballo francese il cui nome deriva da canard, anatra, o meglio dal movimento del palmipede che – quando cammina impettito – agita velocissimo il sederino proprio come le ballerine nella citata e maliziosa danza prima del lancio delle gambe all’insù.
La vera origine riguarda sì sempre la Francia: però secondo me è assai più ridicola.
Alla metà dell’Ottocento un nutrito gruppo di serissimi professori, intellettuali, letterati e latinisti francesi si riunì a congresso nel Procope, un ristorante parigino, per decidere in maniera seria e accademica se la parola latina quamquam (“quantunque”), andasse pronunciata così come si leggeva, o alla greca “kamkam“.
Seguì una feroce discussione, in cui due gruppi di studiosi esagitati che, lanciandosi vicendevolmente piatti, panini e salviette, non facevano che urlarsi rabbiosamente a vicenda “Quamquàm!” e “Kamkàn!” (essendo francesi, accentavano l’ultima vocale).
Fu un caos indescrivibile che finì quasi a botte, seguito da un grande scandalo causato dal comportamento selvaggio e ben poco “accademico” dei paludati intellettuali.
Da quel dì, e proprio negli ambienti letterati e colti, cancàn divenne sinonimo di baccano, chiassata, arrabbiatura strillata, grande confusione isterica nata da futili – e spesso assolutamente idioti – motivi.
***
E voi come dite, in italiano o in dialetto, fare un cancan?
***
Angela: Fare “u’ gibellere” equivalente di cancan, trambusto (Pugliese)
Catepol: In vibonese “burdellu” ma anche “casino” , “macello” si dice così…
Chamfort: Fae burdellu o Piantà na’ buriana (buriana: tempesta, NdPS)
P4T: Fare bordello, sicuramente! E anche fare cagnara
Elisabetta: Un rebelot… fare un bel rebelot, impropriamente ma si dice, a Milano.
Antar: In romano: Alzare una Camboggia
Laislabonita: Io dico bagarre, quando voglio evitare il più volgare casino o burdell’. Quindi resto in Francia :)
Sw4n: In cosentino, “Fa nu bellu casinu”
Brian: Alla fine quattro son le chances brianzole, alcune già citate: Fà on casott de bestij, Fà bordell, Fà disaster, Fà sù on rebelott!
E poi Far baracca, in romagnolo, mi pare.
Floria: Nel senso di confusione, rumore, gran baccano (non necessariamente di rissa verbale o meno)e anche disordine, mia suocera, con riferimento in particolare ai chiassosi nipoti dice: “Cos’è tutta questa casamicciola?” Credo che il modo di dire derivi dal terremoto che rase al suolo l’omonimo borgo. Personalmente, quando i miei alunni sono particolarmente rumorosi (talvolta litigiosi) li richiamo dicendo: “Ma dove credete di essere? Al mercatino del mercoledì?” (mercoledì: giorno di mercato nella mia città). Naturalmente esiste anche il termine “bolgia” di dantesca memoria (che cos’è questa bolgia infernale?).
Stesso “campo semantico”: bailamme (pare dal turco bairam, la festa più importante presso i Musulmani dopo il Ramadam) nel senso di grande confusione, chiasso, rumore.
Gra/Lemoni: Me lo diceva sempre la mia nonna adorata: “Ammuina ‘è bbona ‘a guerra”intendendo che il gran casino, la baraonda s’addice in battaglia e non nelle case per bene! Che saggezza stì antenati!
Michele: E’ per un curiosa coincidenza che a Trieste si usi un termine di derivazione francese: si dice “remitùr”, che non è altro che la traduzione approssimativa dal francese demi-tour, ossia il comando che veniva dato alle truppe per cambiare direzione di 180°.
Grazitaly: In bergamasco : fa casot e de brut! Far molto casino. :D
Emma: Da noi in Toscana,oltre alla quasi usuale frase ” ora faccio un casino!!!” si usa anche “ora faccio casamìcciola” ….però bisogna essere parecchio “di fuori!!”
a. : Mia zia, piasentein del sass, (mi) diceva: “fa’ mia rago’” (ovvero: non fare casino) o qualcosa del genere. Pero’ dicono anche burdel.
Roger: Vi manca un guazzabuglio…????…o preferite un pò di canaio ??? e tanto per fare un pò di confusione…mettiamoci pure un pò di disordinanza…che aggiunta al barbarismo del caos da una mano al confondimento, e nell avviluppamento intricato dell’imbratto indistinto e malivolo e pecoreccio provoca un ravviluppamento scombinato che sa di tramazzo e provoca un risentito e sbarattato scompiglio che mi porta a desviare ….che io volevo dire …casino….e basta…ma un pò di can can ho contribuito pure io a farlo….o no?
Glossy: Da noi a Piacenza si dice “ragò” o anche “fricandò” (almeno credo, quest’ultima l’ho sentita solo da mia zia)
Giorgia: A Roma si diceva “fare una cagnara”. (Credo che derivi dall’abbaiare di tanti cani messi insieme)
Marchino: Anche da noi si dice rebelòt, ma anche baraùnda, oppure cincél (che però è più per il fracasso, in tal caso si usa anche mastì). :)
Bartleby: A Napoli si dice fare ammuina. Pare che questo termine derivi da un comando dato sulle navi spagnole quando questa erano attraccate in porto davanti al castello dove risiedeva il re e quando il re era nel castello. Il comando voleva dire fare baccano facendo finta di lavorare. Qualcosa del tipo: tutti quelli che stanno a poppa vadano a prua, quelli che stanno a prua vadano a poppa eccetera, in modo da simulare un gran lavorìo che in realtà non c’era.
Luca Moretto: “far casin!” per il dialetto veneto
Geniale!! Mi hai fatto tornare il sorriso!!!! :*
CIAO MITI’ SCUSA SE NON MI SONO FATTA SENTIRE MA SONO SEMPRE A LAVORARE INFATTI IN CASA CI TORNO GIUSTO PER DORMIRE E BASTA….
COME VA PASSATO BENE IL CARNEVALE.?
TI MANDO UN BACIONE
MEME
Cancàn che abbaia non morde!! :-D
Dopo questo una domanda mi sorge spontanea: ma tu, tutte queste cose, come le sai? (segue faccia ammirata e con i luccichii negli occhietti).
oggi faccio un cancan: è finita la carta igienica!!!
Allora è il ballo che ha preso il nome dalla chiassata intellettuale.
C’è da dire anche che agitandosi in quel modo sicuramente ricordavano delle canard isteriche.
E il cerchio si chiude, no?
Val, prego! ;-*
Meme, Carnevale? E’ Carnevale? ;-) Non ti preoccupare piccola, piuttosto cerchiamo di organizzarci per un sushi?
Graziano, si adatta bene a quei prof ringhiosi! ;-D
Elisa, l’archeologia delle parole è una delle mie passioni. E quindi studio e ricerco…;-***
Tengi, organizzi una rivolta in ufficio?
;-D**
Violaciocca, ti immagini quei sapientoni in mutandoni di pizzo? ;-)***
…ma quindi sei sopravissuta a tutto quel Quamquàm ehm pardon Kamkàn di ieri! ;-)
Antar, vero anche questo! ;-D
Blimunda, sopravvissuta è una parola grossa…E’ che non so se reggerò a quello di oggi :-)*
Fare “u’ gibellere” equivalente di cancan, trambusto ;) Ti piace come sinonimo?
Saluti a tutti
Angela, bentornata! Mi ricordi in che dialetto, così lo metto su? :-*
Pugliese. Credo derivi da giubilo.
Non ancora tornata, ma ti leggo appena posso. Abbraccio
Angela
Angela, grazie! :-**
bè… in vibonese “burdellu” ma anche “casino” , “macello” si dice così…
Fae burdellu o Piantà na’ buriana
(devo dirti dove si dice così? ;OD
CanCan (il ballo), che altro non è che il “Galop infernal” dallo “Orfeo all’inferno” di Offenbach. ;-)
Catepol, credo che “casino” sia ormai universale ;-D**
Chamfort, ‘spetta che ci penso eh? ;-*
Xarabas, allora quando io sono al galòp in realtà sto ballando il can can! ;-D**
Fare bordello, sicuramente!
Baci
un rebelot… fare un bel rebelot, impropriamente ma si dice, a Milano.
un saluto
elisabetta
Pat, sinonimo anche quello di “casino” ;-)
Elisabetta, lo diceva sempre la mia nonna bis “Fa minga rebelot” ;-D
In romano [non avevo visto la postilla, aggiunta dopo?]: Alzare una Camboggia
Io dico bagarre, quando voglio evitare il più volgare casino o burdell’. Quindi resto in Francia :)
ANCHE FARE CAGNARA…
In cosentino, anche se potrei accodarmi alla catepol… :P
“Fa nu bellu casinu”
Bacio Mitì, e buon Carnevale. :-)
Alla fine quattro son le chances brianzole, alcune già citate:
Fà on casott de bestij
Fà bordell
Fà disaster
Fà sù on rebelott!
Far baracca, in romagnolo, mi pare.
Nel senso di confusione, rumore, gran baccano (non necessariamente di rissa verbale o meno)e anche disordine, mia suocera, con riferimento in particolare ai chiassosi nipoti dice: “Cos’è tutta questa casamicciola?” Credo che il modo di dire derivi dal terremoto che rase al suolo l’omonimo borgo. Personalmente, quando i miei alunni sono particolarmente rumorosi (talvolta litigiosi) li richiamo dicendo: “Ma dove credete di essere? Al mercatino del mercoledì?” (mercoledì: giorno di mercato nella mia città). Naturalmente esiste anche il termine “bolgia” di dantesca memoria (che cos’è questa bolgia infernale?).
un sorriso anche a me..
vieni a torvarci se ti va ;-)
sonia
Me lo diceva sempre la mia nonna adorata: “Ammuina ‘è bbona ‘a guerra”
intendendo che il gran casino, la baraonda s’addice in battaglia e non nelle case per bene! Che saggezza stì antenati!
Bacioni
Gra
Cara Signora, è per un curiosa coincidenza che a Trieste si usi un termine di derivazione francese: si dice “remitùr”, che non è altro che la traduzione approssimativa dal francese demi-tour, ossia il comando che veniva dato alle truppe per cambiare direzione di 180°.
In bergamasco : fa casot e de brut!
Far molto casino. :D
Da noi in Toscana,oltre alla quasi usuale frase ” ora faccio un casino!!!” si usa anche “ora faccio casamìcciola” ….però bisogna essere parecchio “di fuori!!”
Un caro saluto!
mia zia, piasentein del sass, (mi) diceva:
“fa’ mia rago'” (ovvero: non fare casino) o qualcosa del genere.
Pero’ dicono anche burdel.
vi manca un guazzabuglio…????…o preferite un pò di canaio ???
e tanto per fare un pò di confusione…mettiamoci pure un pò di disordinanza…che aggiunta al barbarismo del caos da una mano al confondimento, e nell avviluppamento intricato dell imbratto indistinto e malivolo e pecoreccio provoca un ravviluppamento scombinato che sa di tramazzo e provoca un risentito e sbarattato scompiglio che mi porta a desviare ….che io volevo dire …casino….e basta…ma un pò di can can ho contribuito pure io a farlo….o no?
Stesso “campo semantico”: bailamme (pare dal turco bairam, la festa più importante presso i Musulmani dopo il Ramadam) nel senso di grande confusione, chiasso, rumore.
da noi a Piacenza si dice “ragò” o anche “fricandò” (almeno credo, quest’ultima l’ho sentita solo da mia zia)
A Roma si diceva “fare una cagnara”. (Credo che derivi dall’abbaiare di tanti cani messi insieme)
Anche da noi si dice rebelòt, ma anche baraùnda, oppure cincél (che però è più per il fracasso, in tal caso si usa anche mastì). :)
e di solito la confusione, il caos, il can can, il casino…o come più vi aggrada dire…oltre che descrivere momenti di vita, relazioni, situazioni….o altro…può descrivere anche un luogo da me in Toscana quando un posto è molto affollato e con molta confusione…
ho sentito dire…
“…gliè come l’uscio di trenta…chi esce…chi entra…”
ora vi lascio…vò a dì dù bischerate alla mi moglie….a domani.. :)))